Erudito e filosofo (n. Matera 1550 circa - m. 1610 circa). Discepolo di Telesio ed editore di alcuni trattati telesiani di filosofia naturale (Venezia 1590), scrisse diverse opere (in gran parte inedite) in difesa e chiarimento del pensiero del maestro, il cui naturalismo antiaristotelico interpretava in senso neoplatonico. Tra le opere pubblicate: Tractatus novarum positionum in rhetoricis, dialecticis, ethicis ... adversus Aristotelem (1575); Trattato dell'ingegno dell'huomo (1576); Del bere caldo, costumato dagli antichi Romani (1593).