PERETTI, Antonio
Letterato, nato a Castelnuovo dei Monti (Reggio Emilia) il 13 agosto 1815, morto a Ivrea il 26 novembre 1858. Laureatosi in legge nel 1839, fu l'anno dopo, in ricompensa di alcune sue ottave in morte della duchessa Maria Beatrice Vittoria, nominato da Francesco IV di Modena poeta di corte, ufficio che tenne, con modesto ingegno ma senza eccessivo servilismo, anche sotto Francesco V. Nel 1848 anche il P. si convertì alle idee liberali, onde il duca al suo ritorno lo licenziò non solo dall'ufficio di corte, ma anche da quelli di segretario e di professore nell'Accademia Atestina di belle arti, a cui era stato chiamato nel 1843. Ormai poeta patriottico, il P. esulò: dapprima in Toscana, poi in Piemonte, dove ebbe varî uffici scolastici.
Dei molti mediocri versi d'argomento religioso e amoroso e infine patriottico, che andò pubblicando su giornali e strenne modenesi prima e piemontesi poi, il P. curò due raccolte: le Poesie (Modena [1843]) e il Menestrello, ossia novelle e ballate (ivi 1849; 2ª ed. postuma, Pinerolo 1859); una raccolta, anche troppo completa, ne curò F. Sormanni Moretti (Poesie, Milano 1878, voll. 2). Le prose non sono state raccolte né da lui né da altri: ricordiamo alcune non spregevoli biografie di letterati modenesi da lui inserite nel Valhalla Atestino (Modena 1844).
Bibl.: G. Crescimanno Tomasi, Alcuni poeti alla corte di Francesco IV di Modena, Palermo 1900.