PEDRINI, Antonio
Architetto irentino, probabilmente da Cogolo, nato verso il 1624, morto a Würzburg nel 1701. Suo padre può essere stato quell'Antonio Pedrini da Val di Sole, abitante a Bormio, che nel 1660 assunse la rifabbrica della chiesa di S. Biagio a Tubre in Val Venosta. Antonio lavorò precipuamente in Germania: per lo più a Würzburg, ma anche a Magonza, a Bamberga, a Paderborn, nel Palatinato ed altrove. Antesignano di quel gruppo di artisti e di artefici italiani che dopo la guerra dei Trent'anni si trasferirono nella Germania meridionale, il P. con le sue fabbriche sacre e profane meritò che da lui prendesse nome lo stile architettonico, con profonde reminiscenze italiane (Sammicheli e Palladio), che, specialmente nella Franconia, caratterizzò le costruzioni dell'ultimo quarto del sec. XVII.
Esempio caratteristico ne è la città di Würzburg, ove non solo le mura di cinta e fabbriche di grande mole come il Juliusspital e il convento di Haug, ma intere strade cittadine sono improntate a quello stile.
Bibl.: E. v. Cranach-Sichart, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, pp. 344 e 498 segg., Lipsia 1932 (con la bibliografia precedente).