MINTO, Antonio
Archeologo, nato a Valdagno (Vicenza) l'11 ottobre 1880. Si laureò in lettere a Padova ed ottenne successivamente il diploma della Scuola archeologica italiana all'università di Roma. Entrato nella carriera delle antichità e belle arti (nel 1910) è dal 1925 soprintendente alle antichità per l'Etruria. Ha fondato nel 1925 il Comitato permanente per l'Etruria, divenuto poi l'Istituto di studî etruschi. Dirige, dalla fondazione, Studi etruschi. È stato il promotore, con O. Marinelli e N. Vacchelli, della Carta archeologica d'Italia al 100.000 (1925) e della Carta archeologica d'Italia per le antiche coltivazioni minerarie (1930).
Chiamato nel 1924 alla cattedra di archeologia dell'università di Torino in seguito a concorso, vi rinunziò; nell'università fiorentina ha ricoperto diversi incarichi di insegnamento, particolarmente quello della cattedra di etruscologia ed antichità italiche. La sua opera di archeologo militante svolse quasi interamente in Etruria con esplorazioni archeologiche in tutti i principali centri della regione. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Le sue opere principali riguardano studî di topografia archeologica, in seguito alle sue ricerche dirette di scavo: Marsiliana d'Albenga: le scoperte archeologiche del Principe Don Tommoso Corsini, Firenze 1921; Populonia: la necropoli arcaica, in Pubbl. del R. Istituto di Studi superiori di Firenze, IV, 1922; Le terme romane di Massaciuccoli, in Monumenti Antichi dei Lincei, XXVII; Lamine di bronzo sbalzate, ibid., XXVIII; Saturnia etrusca e romana, ibid., XXX, 1924; Le ultime scoperte archeologiche di Populonia, in Monumenti dei Lincei, XXXIV; Le scoperte archeologiche nell'agro volterrano, in Studi etruschi, IV; Edicole funerarie etrusche, ibid., VIII; Per la topografia di Heba etrusca, ibid., IX; Le stele funerarie volterrane, in Scritti in onore di B. Nogara, 1937; Pseudocupole e pseudovolte nell'architettura etrusca delle origini, in Palladio, IIl, 1939; Sestinum, in Italia Romana, Municipi e Colonie, 1940; Figure virili arcaiche (Kouroi) del Museo Archeologico di Firenze, fascicolo particolare de La Critica d'Arte, 1943; Populonia, in Città e necropoli dell'Etruria a cura dell'Istituto di studî etruschi, 1943.