MEZZANOTTE, Antonio
Erudito e verseggiatore, nato a Perugia nel 1786, visse in patria fino alla morte, avvenuta nel 1852. Fu medico e scrisse di medicina; ma coltivò con particolare amore le lettere, delle quali tenne cattedra nell'università perugina.
Il suo nome è ricordato per le traduzioni dal greco - tra cui quelle delle Odi di Pindaro (Pisa 1819) del Ratto di Elena di Coluto (Perugia 1826) e di Tirteo - e per i versi originali, tra i quali si notano specialmente: la descrizione in ottave della Deposizione del Pinturicchio, che è nella cattedrale di Perugia, la Cantica sopra il giudizio finale di Michelangelo (Perugia 1824), L'inondazione di Pietroburgo (Perugia 1825), I fasti della Grecia nel secolo XIX (Pisa 1835) e Dante al monastero di S. Croce al Corvo.
In prosa lasciò un Commentario istorico della vita e delle opere di Pietro Perugino (Perugia 1836). Fu avverso al romanticismo, ma tuttavia, nei suoi versi, vi si accosta qualche volta e per l'argomento scelto e per il modo di trattarlo.
Bibl.: F. Gherardi Dragomanni, Vita di A. M., Imola 1843; L. Bonazzi, Storia di Perugia, Perugia 1879, II, p. 467.