MENEGHELLI, Antonio
Nato a Verona il 15 agosto 1765, morì a Padova il 14 dicembre 1844. Sacerdote a Venezia, precettore, oratore, dal 1805 fu professore d'eloquenza e diritto civile nelle pubbliche scuole, dal 1807 d'istituzioni civili raffrontate col codice civile francese nel liceo, dal 1815 d'introduzione enciclopedica allo studio politico-legale e di diritto feudale, poi di diritto commerciale, all'università di Padova, rettore dal 1823, presidente dell'accademia di Padova. Fu poligrafo fecondissimo di elogi e dissertazioni. Fra le sue opere più importanti sono l'edizione del canzoniere del Petrarca e gli studî petrarcheschi, gli scritti su Alfieri, Cesarotti, Rosmini, di cui fu amicissimo, Canova, Teotochi-Albrizzi, Angelo Emo, sul dramma, con qualche felice intuizione del genio shakespeariano, la traduzione della Letteratura del La Harpe. Diresse nel primo anno (1844) il Giornale Euganeo.
L'elenco, incompleto, delle sue opere si trova in La mia vita (Padova 1845); esse sono raccolte in parte in 6 voll. (Padova 1832), e in Opere scelte (voll. 4, Padova 1843).