RADMILLI, Antonio Mario
Studioso di preistoria, nato a Gorizia il 31 luglio 1922. Compiuti gli studi presso l'università di Padova, iniziò la sua attività scientifica presso il Museo Pigorini di Roma, passando poi all'insegnamento universitario nel 1949, presso la cattedra di Paletnologia dell'università di Roma. Nella sua attività didattica, svolta nelle università di Pisa, Lecce, Bologna, Trieste, Roma, ha coperto numerosi settori di studio, sia paletnologici sia naturalistici. R. si è avvalso costantemente dell'appoggio di esercitazioni di scavo. Professore ordinario dal 1971 presso l'università di Pisa e direttore dell'Istituto di antropologia e paleontologia umana, è presidente dell'Istituto italiano di preistoria e protostoria e, dal 1991, dell'Unione internazionale di scienze preistoriche e protostoriche; è condirettore, per il settore della preistoria, dell'Enciclopedia Archeologica Treccani.
In qualità di direttore scientifico del Comitato delle ricerche preistoriche in Abruzzo, da lui stesso creato, fin dagli anni Cinquanta ha promosso una ricerca sistematica dei siti preistorici nel territorio: basti ricordare gli scavi nella Piana del Fucino (Grotta di Ciccio Felice, Clemente Tronci, Riparo Maurizio, Grotta Maritza, Grotta La Punta) e soprattutto quelli negli abitati all'aperto di Ripoli e Ortucchio che rappresentano a tutt'oggi un riferimento indispensabile per la preistoria dell'Italia centrale. L'intensa attività di ricerca archeologica di R. sul territorio italiano, iniziata negli anni Quaranta e tuttora in atto, ha contribuito alla comprensione delle principali facies culturali della preistoria italiana, dal Paleolitico inferiore all'età del Bronzo. Tra i principali scavi sono da menzionare quelli del Paleolitico inferiore di Valle Giumentina (Pescara) e Madonna del Freddo (Chieti), di Malagrotta e di Castel di Guido (Roma); quelli del Paleolitico superiore di Grotta Palesini (Roma), Grotta Jolanda (Latina), Grotta La Porta (Salerno) e Grotta Maritza (L'Aquila); quelli mesolitici di Grotta Azzurra di Samatorza (Trieste) e di Ortucchio (L'Aquila); quelli neolitici di Grotta Patrizi (Roma), Grotta delle Veneri di Parabita (Lecce), Grotta dei Piccioni (Pescara), Grotta Sant'Angelo e Ripoli (Teramo), e infine le grotte con materiale eneolitico e dell'età del Bronzo dell'Orso di Sarteano (Siena), Maritza (L'Aquila), dei Baffoni (Ancona).
Tra le opere principali, oltre ai numerosissimi articoli, alle relazioni di scavo e all'efficace sintesi Piccola guida della preistoria italiana, da lui curata in occasione del vi Congresso internazionale di scienze preistoriche e protostoriche (1961), si ricordano: Trecentomila anni di vita in Abruzzo, in collaborazione con V. Cianfarani e G. Cremonesi (1962); La preistoria d'Italia alla luce delle ultime scoperte (1963); Abruzzo preistorico: il Paleolitico inferiore-medio (1964); Gli scavi nella Grotta Polesini a Ponte Lucano e la più antica arte nel Lazio (1974); Dal Paleolitico all'età del Bronzo, in Popoli e Civiltà dell'Italia Antica, 1 (1974); Guida della preistoria italiana (1974); Dai cacciatori del Paleolitico superiore alle genti dell'età del Bronzo, in Fucino cento anni (1977); La storia d'Abruzzo dalle origini all'età del Bronzo (1977); Storia di Ortucchio (1985); L'Abruzzo nei millenni: dal Paleolitico agli Italici (1993).