PACCHIONI, Antonio Maria
PACCHIONI, Antonio Maria. – Nacque a Modena da Bartolomeo e da Lucia Bartolomasi il 1° luglio 1654 (fu battezzato il 5 luglio).
Si formò, visse e operò sempre nella città natale; studiò canto con Marzio Erculei, contrappunto con Agostino Bendinelli, violino e composizione con Giovanni Maria Bononcini. Invano aspirante cantore in duomo già nel 1669, nel 1674 fece supplica per un posto di organista, di fatto mai liberatosi nonostante l’appoggio di Cesare d’Este (forse l’autorevole prozio del quattordicenne Francesco II, di lì a poco duca anche di fatto, non già il cugino Cesare Ignazio, ambizioso ma non ancora potente). Fu ordinato prete nel 1677 in S. Carlo e accolto nella Mensa comune il 24 maggio 1679. Tra il 1677 e il 1682 produsse tre oratori da dare nell’Oratorio di S. Carlo. Raccomandato invano da Rinaldo (non ancora duca) nel 1678, divenne poi maestro in cattedrale il 28 settembre 1694, mansionario in duomo il 1° luglio 1695, vicemaestro in corte il 1° dicembre 1699 e maestro il 15 gennaio 1722, dapprima al fianco di Antonio Bononcini (nominato nel 1721), poi, alla morte di questi (1726), da solo. Nel 1720 e soprattutto nel 1728, attriti per motivi di servizio (ma dovuti anche al suo temperamento) misero a rischio l’incarico in duomo, che poté conservare solo grazie al duca Rinaldo. L’Indice di libri e d’autori di musica del padre Giambattista Martini dichiara Pacchioni maestro di cappella «della Comunità» e in altre chiese; due suoi compensi figurano nel 1731 e 1732 in un giornale di spesa già di S. Domenico nell’Archivio di Stato di Modena, Corporazioni soppresse, ma sono dati isolati che non comprovano un’attività continuativa. Tra gli allievi ebbe Tommaso Antonio Vitali, che sposò una sua nipote.
Un disegno non datato (Bologna, Museo della Musica, Inv. 22415), tratto da un’incisione di Ferdinando Gabardi, raffigurerebbe Pacchioni: ma è una testimonianza tardiva, tra fine Sette e inizio Ottocento.
Le partiture dei due oratori pervenuti presentano arie con strumenti e un uso incisivo di cori ben articolati e ricchi di finezze contrappuntistiche; nello stile a cappella, un contrappunto esperto e non artificioso; in quello concertante, una vasta gamma di mezzi tecnici ed espressivi: tutte abilità apprezzate da Martini nell’Esemplare o sia Saggio ... di contrappunto (II, Bologna 1775, in particolare p. 116) e in altri scritti (Indice di libri e d’autori di musica; Scrittori di Musica …).
A sostegno di padre Martini, nel 1732-1733, Pacchioni si pronunciò, insieme con Giuseppe Ottavio Pitoni, in una controversia epistolare contro Tommaso Redi circa la risoluzione di un canone di Giovanni Animuccia (cfr. lettera a Martini, 4 novembre 1732 e inoltre Martini, Canone composto da fu Gioanni Animuccia …, entrambi in Bologna, Museo della Musica, I.28.130 e I.31). Sembra essere stato, con Francesco Barbieri, Antonio Bononcini e Giacomo Antonio Perti, tra gli esaminatori delle prove scritte per la nomina del maestro di cappella nel duomo di Milano nel 1714 (Toffetti, 2010, p. 1).
Morì a Modena intorno al 14 luglio 1738 (fu sepolto il 16; nel libro dei defunti si legge «d’anni 84 giorni 13»; Modena, Archivio della Curia arcivescovile, Parrocchie soppresse, S. Paolo, Morti, libro n. 9, p. 83, 16 luglio 1738).
Alcune lettere di Pacchioni datate tra il 1677 e il 1736 sono conservate a Bologna (Museo della musica) e Modena (Archivio storico comunale).
Opere: si ricordano i tre oratori S. Antonio abate l’eroe trionfator dell’inferno (musica perduta, libretto di Valentino Carli, Modena 1677), Le porpore trionfali del s. Martire Ignazio (partitura a Modena, Biblioteca Estense universitaria, Mus.F.842, libretto di Carli, Modena 1678); La gran Matilde o Matilde d’Este (partitura ibid., Mus.E.175, libretto di Alfonso Colombi, Modena 1682). Tra la musica vocale profana (tutta manoscritta a Modena, Biblioteca Estense universitaria): Se sia peggio il dir mal d’altri o lodar se stesso, cantata; Ristoro de’ mortali, serenata (entrambe ibid., Mus.F.1368); Non cesserò di piangere, due cantate con diverso organico (entrambe ibid., Mus.F.1377). Sono inoltre pervenute varie composizioni liturgiche e devozionali, in gran parte custodite manoscritte a Bologna (Archivio musicale di S. Petronio; Museo della Musica), Modena (Archivio e biblioteca capitolare; Biblioteca Estense universitaria) e Münster (Diözesanbibliothek): messe, salmi, mottetti, responsori, sia per voci e basso continuo, sia per voci, archi e altri strumenti.
Fonti e Bibl.: Modena, Archivio della Curia arcivescovile, Parrocchie soppresse, S. Maria della Pomposa, Battesimi, libro 4 (già 82), p. 54, 5 luglio 1654; Ordinazioni, b. 95.2, n. 21: Lettera testimoniale precedente l’ordinazione, Modena, 10 settembre 1677; Parrocchie soppresse, S. Paolo, Morti, libro n. 9, p. 83, 16 luglio 1738 (segnalate da Lorenzo Pongiluppi); Archivio di Stato di Modena, Archivio per materie, Musica e Musicisti, b. 2, Suonatori, Lettera di supplica di Pacchioni (copia), s.l. né d. [ma Modena, ante 1679]; Archivio per materie, Musica e Musicisti, b. 2, Suonatori, Lettera di Pacchioni al duca (copia), s.l. né d. (ricorda la promessa del duca di raccomandare Tommaso Vitali, qualificato «nipote», per la mansionaria in cattedrale); Corporazioni soppresse n. 2736 (ex 2197), già Domenicani, Giornale 1727-1748, cc. 39r, 44v, seconda serie di cartulazione, 6 agosto 1731 e 26 marzo 1732 (pagamenti per servizi di Pacchioni, detto «maestro di cappella»); Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica, H.61: G. Martini, Indice di libri e d’autori di musica, c. 130; I.60.1: Id., Scrittori di Musica. Notizie Storiche e loro opere, p. 469; Id., Esemplare o sia Saggio fondamentale pratico di contrappunto, II, Bologna 1775, pp. 104, 112-116; G. Paolucci, Arte pratica di contrappunto dimostrata con esempi di varj autori e con osservazioni, II, Venezia 1766, pp. 69 s.; G. Tiraboschi: Biblioteca modenese o notizie della vita e delle opere degli scrittori natii degli Stati del … duca di Modena …, VI, 2, Modena 1786, pp. 596 s.; A. Catelani, Di A. M. P. e delle sue opere musicali, Trieste 1886; Carteggio inedito del P. Giambattista Martini coi più celebri musicisti del suo tempo, a cura di F. Parisini, Bologna 1888, p. 26; G. Roncaglia, Il melodioso Settecento italiano, Milano 1935, pp. 228-230, 366-368; E.J. Luin, Repertorio dei libri musicali di S.A.S. Francesco II d’Este nell’Archivio di Stato di Modena, in Bibliofilia, XXXVIII (1936), pp. 419-445, in particolare pp. 421-425; E. Pancaldi - G. Roncaglia, A.M. P., in Studi e documenti della R. Deputazione di storia patria per l’Emilia e la Romagna: sezione di Modena, n. s., I (1942), pp. 126-142; G. Roncaglia, La cappella musicale del duomo di Modena, Firenze 1957, pp. 167-180; V. Crowther, The Oratorio in Modena, Oxford 1992, pp. 21-23, 25, 59 s., 192 s.; M. Toffetti, Messi (Messa, de Messi), Francesco Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, LXXIV, Roma 2010, pp. 1-3; Diz. enciclopedico universale della musica e dei musicisti, V, p. 484; The new Grove dictionary of music and musicians (ed. 2001), XVIII, p. 841 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Personenteil, XII, 2004, coll. 1501 s.