GRAZZINI (Grazini), Antonio Maria
Nacque a Firenze nel 1632 circa, figlio di Cristoforo. Compositore, maestro di cappella e organista, visse e svolse la sua attività a Roma, città in cui risiedeva già nel 1655, poiché il 10 gennaio di quell'anno vi sposava Cecilia Allegretti, di Frascati. Nel settembre 1664 era maestro di cappella del Collegio inglese, come risulta da una denuncia che egli sporse contro Tarquinia e Caterina Mondini per diffamazione (San Martini, p. 99; Rostirolla, pp. 87 s.).
In qualità di maestro di cappella, fu membro della Compagnia dei musici di S. Cecilia di Roma, alle cui adunanze risulta partecipare dal 25 apr. 1672 in poi; in seguito figurò tra i firmatari del nuovo statuto del sodalizio, approvato da papa Innocenzo XI nel 1684. Nell'agosto 1672 il G. compare nella lista dei musicisti ingaggiati per le musiche della festa di S. Luigi dei Francesi. Più tardi fu maestro di cappella e organista della chiesa di S. Girolamo degli Schiavoni (oggi dei Croati), probabilmente fino al 1677, anno in cui gli successe G.B. Giansetti.
Molto probabilmente alla fine del 1678 o all'inizio del 1679 il G. divenne organista di S. Maria in Vallicella, sede della Congregazione dell'oratorio. Rimase al servizio dei padri oratoriani fino alla morte, avvenuta a Roma il 15 apr. 1689.
Dal suo testamento, dettato l'11 apr. 1689, pochi giorni prima della morte, apprendiamo che era vedovo e in vita restavano ancora i suoi quattro figli Isabella, Anna Maria, Augusto e Filippo; con il medesimo atto dispose che il suo corpo fosse sepolto nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
Benché nel 1693 il figlio ed erede Filippo avesse venduto diverse sue "compositioni" ai padri oratoriani, nessuna di esse ci è pervenuta. Del G. ci resta l'aria "E che sì, ch'io v'abbandono", per soprano e basso continuo, presente in una raccolta manoscritta di vari autori, verosimilmente compilata a Roma negli anni Settanta (oggi a Parigi, Bibliothèque nationale, Rés. Vmf, ms. 41). Tuttavia, quel che della produzione del G. possiamo conoscere (oratori, cantate e arie spirituali, mottetti ecc.), grazie ai testi poetici che il compositore mise in musica e ad altri documenti, risulta strettamente connesso all'attività che egli svolse nell'oratorio vallicelliano. Notiamo inoltre come il G., non casualmente, sia il compositore maggiormente rappresentato in una Nota delle compositioni musicali donate dagli oratoriani di Roma a quelli di Bologna nel 1682.
Opere: oratori (tutti a 5 voci, salvo diversa indicazione): S. Brigida (testo di Urbano Cerri, 1677); S. Luigi IX re di Francia (Sebastiano Lazzarini, 1677 circa); Ss. Alessandro e Antonina (Id., 1677 circa); Per il Natale di N.S. Gesù Cristo ("Mio core festoso gioisci, su, su", 1677 circa); S. Ermenegildo principe delle Spagne (Id., 1678); Il vitio esiliato, a 3 voci (Id., 1678); Dialogo di S. Antonio da Padova, a 3 voci (1678 ca.); Per il Natale di N.S. Gesù Cristo ("Come benigno ai voti", 1678 ca.); Per l'Assunta della B.V. Madre di Dio (1678 ca.); S. Filippo Neri ("Chi brama d'allori"), a 3 voci (Id., 1680); S. Filippo Neri ("Con voci sonore"), a 3 voci (1681); S. Rosa (Giuseppe Domenico De Totis).
Arie e cantate spirituali a voce sola: Un amoroso core verso Gesù ("Qual ti veggio, o mio Signore"); Per il tempo della Natività di N.S. Gesù Cristo ("Del mio cor Signor sei tu"); Per la Natività di N.S. Gesù Cristo ("Mio core festoso gioisci, su, su"; probabilmente tratta dall'oratorio omonimo); Per ogni tempo ("Ruscelletto rapidetto"); Sopra la Passione del Redentore ("Parlate, voi, parlate, alme fedeli"); Sopra il medesimo soggetto di Passione ("Su le cime addolorate"); Sopra la Passione ("Offeso Dio che pendi"); a due soprani: Un'anima esorta a soffrire i travagli ("Soffrite, tacete, o cori animosi").
Prologhi e intermedi per i lavori teatrali di Giuseppe Berneri: Il trionfo del savio (rappresentato a Roma, oratorio della Chiesa Nuova, 1679 circa; prologo: "Cederà, vincerà"; intermedio primo: "Godasi pur la libertà"; intermedio secondo Il discreto: "Chi non segue il mio consiglio") e Il pentimento glorioso d'Egidio (Roma 1682; prologo: "Dall'eteria magion alato arciero"; intermezzo primo: "Dorillo, e che si fa"; intermezzo secondo: "Troppo tardi sorgesti").
Mottetti a voce sola: Caligaverunt; Dum stelliferum triunfat; a due voci: Gloriosissima Virgo; O incedium charitatis; Quae lux, quis ignis (Placido Noceti); Venite, fruamur (Salvatore Meschita); a quattro voci: Dum medium silentium (Id.); Veni sponsa Christi.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parrocchia S. Eustachio, Matrimoni, II, c. 144; Parrocchia S. Giovanni dei Fiorentini, Morti, IV, c. 131v; Archivio di Stato di Roma, 30 Notai Capitolini, Notaio G. Pasquanucci, uff. 8°, vol. 217, cc. 126 s. (testamento); Roma, Archivio storico dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, Atti e verbali delle congregazioni generali e segrete, I, passim; S. Lazzarini, Sacra melodia d'oratorii musicali, Roma 1678, pp. VII, IX, 21; R. Casimiri, L'antica Congregazione di S. Cecilia fra i musici di Roma nel sec. XVII, in Note d'archivio per la storia musicale, I (1924), p. 128; O. Mischiati, Per la storia dell'oratorio a Bologna: tre inventari del 1620, 1622 e 1682, in Collectanea historiae musicae, III, Firenze 1963, pp. 157-160; R. Giazotto, Quattro secoli di storia dell'Accademia nazionale di S. Cecilia, I, Verona 1970, p. 396; A. Morelli, Il "Theatro spirituale" ed altri testi per oratorio romani del Seicento, in Rivista italiana di musicologia, XXI (1986), pp. 61-143 passim; J. Lionnet, La musique à Saint-Louis des Français de Rome au XVIIe siècle, II, Venezia 1986, p. 136; S. Franchi, Drammaturgia romana, Roma 1988, pp. 519, 543; A. Morelli, G. Berneri, poeta, librettista, commediografo romano del Seicento, in Eruditi e letterati del Lazio (Lunario romano, 18), a cura di R. Lefevre, Roma 1988, p. 91; Id., La musica a S. Girolamo dei Croati. Note d'archivio, in Chiesa sistina, II, a cura di R. Perić, Roma 1990, pp. 124, 132; Id., Il tempio armonico. Musica nell'oratorio dei Filippini in Roma (1575-1705), Laaber 1991, pp. 51, 86, 96 s.; M.L. San Martini, La "Miscellanea artisti": regesti di documenti relativi alla musica e ai musicisti, in La musica a Roma attraverso le fonti d'archivio, a cura di B.M. Antolini - A. Morelli - V. Vita Spagnuolo, Lucca 1994, pp. 99, 105; G. Rostirolla, Note e manette: documenti su musici, costruttori e teatri dalla "Miscellanea artisti", ibid., pp. 86-88.