MANETTI, Antonio
Antonio di Tuccio M. nacque il 6 luglio 1423 a Firenze, dove morì il 26 maggio 1497. Reputato studioso di matematica e di astronomia, intenditore d'arte e architetto, fu tra i giudici del concorso del 1490 per la facciata di Santa Maria del Fiore; dal 1470 in poi ricoprì varî importanti uffici nella sua repubblica; studiò molto Dante, di cui trascrisse nel 1462 la Commedia, corredandola di disegni illustranti l'architettura dell'Inferno. Al M. si attribuiscono, non senza fondamento, una Vita di Filippo di ser Brunellesco, mirabile per evidenza di rappresentazione, che poi servì di fonte principale al Vasari; e l'ultima e più ampia stesura della Novella del Grasso legnaiuolo, che narra la beffa ordita nel 1409 dal Brunelleschi, col concorso di parecchi, tra cui Donatello, ai danni di Manetto Ammannatini, che finì col persuadersi d'essere diventato un altro. La novella è delle più belle del sec. XV.
Edizioni: Operette istoriche edite ed inedite di A. M., a cura di G. Milanesi, Firenze 1887. Delle anteriori redazioni della Novella, la prima fu più volte stampata: vedila in appendice a D. M. Manni, Libro di novelle e di bel parlar gentile, II, Firenze 1782, p. 248 segg.; la seconda fu pubblicata da M. Barbi, in Studi di filol. ital., I (1927), p. 133 segg. La redaz. più ampia, oltre che dal Milanesi, è pubblicata da G. Fatini, Novelle del Quattrocento, Torino 1929, p. 101 segg.; La vita
di Brunellesco da E. Toesca, Firenze 1927.
Bibl.: Oltre alla prefaz. del Milanesi alle Operette, cfr., pro e contro le attribuzioni al M.: M. Barbi, A. M. e la Nov. del G. L., Firenze 1893; A. Moschetti, A. M. e i suoi scritti intorno al Brunelleschi, in Miscell. in onore di A. Hortis, Trieste 1910, p. 807 segg.; A. Chiappelli, in Arch. stor. it., s. 5ª, XVII (1896), p. 241 segg.; L. Di Francia, Novellistica, Milano 1924, p. 404 segg.; A. Pompeati, Un Pirandello per ridere nel Quattrocento, in Riv. d'Italia, 15 aprile 1927.