LUGLI, Antonio
Patriota, nato a Carpi nel 1763, morto a Modena il 29 ottobre 1848. Ragioniere e uomo d'affari, si rivelò fautore d'idee liberali fin dalla prima discesa dei Francesi in Italia e partecipò a tutti i moti successivamente tentati. Già socio nella "spedizioneria" di C. Menotti, fu uno dei principali ispiratori della rivoluzione del 1831, nella quale ebbe parte notevole. Costretto a fuggire da Modena, dopo il fallimento di quel tentativo, si stabilì a Bologna, dove impiantò un altro ufficio di spedizioni, che permise al sempre vivace e generoso vecchio di venire in aiuto degli esuli modenesi e di farsi tramite tra questi e le loro famiglie. Per mezzo della sua "spedizioneria" riuscì ad allacciare rapporti con la Francia, la Svizzera, la Grecia, a favorire la propaganda della Giovine Italia, ad alleviare le sofferenze di molti patrioti esuli o prigionieri, o, addirittura, a favorirne la fuga, come nel caso clamoroso di Antonio Morandi. I sospetti concepiti a suo carico provocarono una perquisizione nella sua casa e il suo successivo arresto. Tradotto a Modena, il L. fu condannato a 10 anni di carcere (1836).
Bibl.: A. Sorbelli, L'apostolo della rivoluzione italiana del 1831. A. L., in Memorie della R. Accademia delle scienze dell'istituto di Bologna, s. 2ª, V-VII.