Classicista italiano (n. Bisaccia 1925); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). Al centro delle sue ricerche è la storia sociale della fine del 1º sec. a. C., l'età della rivoluzione romana, cioè del passaggio dalla repubblica all'impero, e l'ideologia degli autori vissuti nell'epoca. Tra le opere: Properzio (1951); Scholia in P. Ovidii Nasonis Ibin (1959); Orazio e l'ideologia del principato (1963); Sallustio e la rivoluzione romana (2a ed. 1969); L'integrazione difficile: un profilo di Properzio (1977); Aspetti del pensiero storico latino (1978); Fra teatro, poesia e politica romana (1979); Epos e civiltà nel mondo antico (1986); La cultura letteraria a Roma (1986); Tersite censurato (1991); Dialogo di Orazio e Voltaire (1995); Sulla scuola (1999); Eros dai cento volti (2000); Prima lezione di letteratura latina (2003); L'impossibile giustificazione della storia (2005). La letteratura latina del primo periodo augusteo (2013); Ovidio. Relativismo dei valori e innovazione delle forme (2018); La favola antica. Esopo e la sapienza degli schiavi (a cura di G. Niccoli e S. Grazzini, 2021). Nel 1987 gli è stato assegnato il premio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura. Socio nazionale (2002) dei Lincei.