FRATTI, Antonio
Patriota, nato a Forlì il 17 maggio 1849, morto a Domokos il 18 maggio 1897. Di ardente temperamento, il F. entrò giovanissimo nel partito d'azione, schierandosi con gli elementi più fedeli all'idea mazziniana. Studiò legge prima a Bologna e poi a Roma, ma i suoi studî furono lunghi e frammentarî, perché spesso interrotti da prolungate detenzioni e dalle numerose campagne cui il F. prese parte. Infatti, fu con Garibaldi prima nel Trentino (1866), poi a Mentana (1867) e infine in Francia (1870). In seguito, s'adoperò attivamente per il trionfo dell'ideale repubblicano e partecipò al convegno di Villa Ruffi (3 agosto 1874), per il quale, con il Saffi e il Fortis, fu arrestato come reo di cospirazione. Continuò tuttavia la sua fervida propaganda per il trionfo delle idee mazziniane, che egli propugnò nei comizî e sui giornali La Lega della Democrazia e Il Dovere, di cui fu anche direttore. Il F. avversò la politica, sia interna sia estera, di tutti i ministeri italiani, specie di quelli presieduti dal Crispi. Eletto deputato di Ravenna nel 1892, dopo un breve intervallo rientrò (1897) alla Camera come rappresentante del collegio di Forlì. Ma, scoppiata la guerra greco-turca, il F. partì nell'aprile 1897 per la Grecia e, come milite della legione italiana comandata da Ricciotti Garibaldi, cadde all'inizio del combattimento di Domokòs.