GORI, Antonio Francesco
Nato a Firenze il 9 dicembre 1691, dove morì il 21 gennaio 1757, studioso di antichità e di teologia, fondatore (1735) della Società Colombaria, poi divenuta Accademia toscana di Scienze e Lettere.
Sacerdote (dal 1735) e priore di S. Giovanni, professore di storia nello Studio fiorentino, fu uno dei maggiori rappresentanti se non il maggiore, dell'etruscheria (v.), cioè di quella tendenza a fare apparire e a dare un valore spesso esagerato, a tutto ciò che era testimonianza dell'antico popolo etrusco, fino a voler riconoscere in esso uno dei fattori principali della civiltà antica.
Ma il merito del G. sta nell'aver intrapreso una ingente raccolta sistematica di materiali archeologici e artistici, prima premessa a uno studio scientifico di essi, precorrendo le sillogi che poi verranno fatte con l'ausilio della riproduzione fotografica: la sua raccolta di iscrizioni, di sculture, di dittici eburnei sono ancora, in parte, fonti di utile consultazione. Meritano particolare ricordo le seguenti opere: Museum Etruscum, Firenze 1736-43, in tre volumi; Inscriptionum antiquarum Graecarum et Romanarum quae exstant in Etruriae urbibus, Firenze 1744; Museum Florentinum, voll. 6, Firenze 1740-42; Thesaurus veterum diptychorum, voll. 3, Firenze 1759.
Bibl.: C. B. Stark, Systematik und Geschichte der Archäologie der Kunst, Lipsia 1880, p. 116; P. Ducati, in Atti del I Congresso Internazionale etrusco, Firenze 1929, p. 324 ss.