FRADELETTO, Antonio
Scrittore e uomo politico, nato a Venezia il 4 marzo 1858, morto a Roma il 5 marzo 1930. Nel 1880 si laureò in lettere a Padova. Mentre era ancora studente aveva collaborato al Giornale di Padova come critico drammatico e nel 1878 aveva dato alle scene una commedia in dialetto veneziano, Ocio putele; la lieta accoglienza che ebbe l'anno successivo in Padova una sua conferenza lo invogliò a farne altre su svariati argomenti di letteratura, d'arte e di storia, le quali accolte con sempre maggior favore, fecero di lui il più acclamato conferenziere d'Italia. Era da poco laureato quando ebbe l'invito d'insegnare letteratura italiana nella Scuola superiore di commercio di Venezia, nel quale insegnamento durò tutta la vita. Fu deputato al parlamento dal 1900 al 1919; nel 1918, dopo l'armistizio, fu per sei mesi ministro delle Terre liberate. Nel 1920 fu nominato senatore. L'Esposizione biennale artistica di Venezia, della quale fu tra i promotori, l'ebbe segretario generale dalla fondazione fino al 1919.
Delle conferenze e degli scritti, sparsi in diversi periodici, raccolse gran parte in volumi, tra i quali ricordiamo: Conferenze (Milano 1911), I martiri nostri (Milano 1918), Venezia antica e nuova (Torino 1921), Figure di poeti e visioni di poesie (Milano 1922), Ritorno a Cristo (Roma 1923), La vita e l'anima, la fantasia e l'arte dal Cinquecento al Novecento (Bari 1928), L'arte della vita (Bari 1929).