FLORIDI, Antonio
Nacque a Ferentino, nel Frusinate, nella seconda metà del XV secolo, da illustre e nobile famiglia originaria di Guarcino.
Il Comune di Ferentino, tra il XV e il XVI secolo, vide fiorire un notevole stuolo di uomini di legge in quanto sede del rettorato di Campagna e Marittima e quindi di un tribunale di appello.
Iniziati gli studi nella città natale, il F. si laureò in utroque iure a Roma. Nominato notaio, esercitò tale professione a Ferentino ma svolse anche attività di giudice e giureconsulto. L'Archivio storico e notarile di Ferentino conserva tre volumi di atti rogati dal Floridi.
Il nome del F. è legato alla compilazione di tre statuti castellani: quello di Guarcino, quello di Colonna e quello di Anticoli di Campagna (Fiuggi). Mentre Guarcino era un libero Comune, Colonna e Anticoli di Campagna erano terre feudali colonnesi. La compilazione di statuti così differenti fra loro testimonia della vastità della cultura giuridica del Floridi.
Lo statuto di Guarcino, redatto dal F. intorno al 1480-90 e confermato da Leone X il 12 giugno 1513, ci è giunto mutilo dei primi e degli ultimi fogli pergamenacei. Si è potuti arrivare alla ricostruzione dell'intero manoscritto grazie all'esistenza di una copia cartacea stesa nel 1743 da tal Valentino de Rubeis. È scritto con grafia che molto si avvicina alla cancelleresca umanistica ed è composto di cinque libri, più un'appendice e una relazione. I cinque libri contengono, rispettivamente, norme sull'amministrazione del Comune, sui delitti, sui danni, sulla procedura civile, su casi straordinari. L'appendice comprendeva tra l'altro un corpo di norme di diritto internazionale e la relazione concerneva una vertenza avuta dalla Comunità di Guarcino con paesi limitrofi tra il XII e il XIII secolo circa il possesso di alcuni territori. Lo statuto conteneva alcune norme riguardanti lo svolgimento della professione notarile.
Intorno al 1510 il F. compilò lo statuto di Colonna su ordine di Camillo Colonna; esso è conservato nel codice Vat. lat. 9878 della Biblioteca apostolica Vaticana. Al tempo della stesura il F. era vicario del castello di Colonna, il che comportava la residenza in loco, l'amministrazione della giustizia e l'applicazione delle norme statutarie. Data l'importanza della carica possiamo dedurre che il F. fosse in età ormai avanzata.
Gli Statuta castri Golumnae iniziano con una ampollosa prolusione e sono scritti in un latino estremamente raffinato. Sono divisi in tre parti: Libri civilium causarum; Libri dannorum datorum; Libri maleficiorum; la seconda e la terza sono precedute da brevi cenni sulla necessità della punizione.
Lo statuto di Anticoli di Campagna presenta molte affinità con quello colonnese, dato che entrambi si riferivano a terre feudali.
L'enfiteusi del castello di Anticoli fu acquistata dai Colonna nel 1517 per 2500 ducati d'oro e sarebbe restata in loro possesso feudale fino al 1816. Le maggiori peculiarità delle norme contenute nello statuto anticolano sono dovute al fatto che concernono una terra spesso data in concessione dalla Camera apostolica a titolo vicariale, enfiteutico e feudale, e differiscono quindi da quelle dei liberi Comuni, che godevano di maggiori autonomie. Così negli statuti anticolani non compaiono le norme "expulsa baronum", cioè quelle volte ad allontanare dal paese coloro che avessero avuto intenzione di attentare alle libertà comunali. I concetti di autonomia e di libertà per i liberi Comuni laziali, e in tono minore anche per l'"universitas civium Anticolana", erano così radicati che veniva proibito ai vicari e ai podestà di affiggere stabilmente le insegne della loro autorità e del loro casato, a differenza di quanto avveniva nei Comuni toscani o umbri.
Dall'esame della sua opera il F. ci appare esperto ed erudito giureconsulto. Sappiamo che visse fino a tarda età, anche se non conosciamo né la data né il luogo della sua morte. Ebbe un figlio, Giovanni Giacomo, anch'egli notaio.
Nel 1953 è stata posta una lapide a suo nome nel palazzo dei consoli a Ferentino, sede dell'Archivio storico e notarile comunale.
Bibl.: A. Ilari, Frascati fra Medioevo e Rinascimento, Roma 1965, pp. 135 s.; G. Floridi, Nobiltà ... di Guarcino, Roma 1966, pp. 151, 154, 162, 174; Id., Lo statuto di Guarcino, Roma 1966, pp. 37, 81 ss.; Id., L'Archivio notarile di Guarcino, Guarcino 1968, p. 31; Id., Storia di Guarcino, Roma 1971, pp. 121, 127, 270; Id., Storia di Fiuggi, Roma 1979, pp. 409 s.; F. Petrucci, Colonna, Camillo, in Diz. biogr. degli Italiani, XXVII, Roma 1982, p. 280; G. Floridi, A. F., giudice, notaio ed erudito ferentinate, secc. XV-XVI, Roma 1988.