SALMIN, Antonio e Luigi
Fratelli tipografi, editori e librai di Padova, vissuti nella seconda metà del sec. XIX e nei primi anni del XX. La loro rinomanza è dovuta particolarmente alle edizioni microscopiche composte nella loro Tipografia patavina alla Minerva, specialmente usando i caratteri di corpo 2 su 3 punti, incisi nel 1834 su acciaio dal piacentino Antonio Farina e da lui chiamati "occhio di mosca". Questi caratteri, fusi nel 1850 per commissione degli editori milanesi Giacomo e Giovanni Gnocchi da L. Corbetta di Monza, rimasero inutilizzati per molti anni e andarono poi in possesso dei S.
Di tali edizioni microscopiche vanno ricordate: il cosiddetto Dantino" (1878), edizione della Divina Commedia del formato di mm. 56 × 34, i cui esemplari passarono poi in proprietà dell'editore U. Hoepli; la Lettera di Galileo a madama Cristina di Lorena (1897), di mm. 15 × 9, ritenuto il più piccolo libro del mondo; i Promessi Sposi di A. Manzoni (1902) di mm. 40 × 50. I caratteri furono distrutti dagli stessi S.; i punzoni invece sono conservati al Museo nazionale del libro a Torino.