Scrittore italiano (Modena 1908 - ivi 1963); le condizioni agiate e l'origine provinciale ne hanno fatto quasi naturalmente un incorreggibile dilettante, vivace promotore di iniziative culturali (fondò Lo spettatore italiano, 1928, e partecipò fattivamente all'uscita di Oggi, 1933, e di Caratteri, 1935) e appartato cultore di una vena narrativa ironica e beffarda, anche se non aliena dagli intenerimenti memoriali e dagli slanci lucidamente fantastici. Nella misura del racconto (I racconti, 1963, riuniscono il meglio della sua produzione precedentemente edita), D. sperimentò le possibilità locali e talora originalissime delle più avanzate suggestioni europee e soprattutto del surrealismo. Notevole la proposta postuma dei suoi Diari (1982). Senza dire delle poesie, che costituiscono un aspetto secondario della sua ricerca, le principali altre opere narrative sono: Il ricordo della Basca (1938); Il fanalino della Battimonda (1940); Dove suonano le campane della steccata? (1963).