VILLEGAS, Antonio de
Poeta spagnolo, nato a Medina del Campo, non si sa quando, e morto poco dopo il 1551. Seguace della scuola tradizionale di Cristóbal de Castillejo sorta contro il petrarchismo di Boscán e Garcilaso, lasciò nel suo Inventario (composto nel 1551, ma pubblicato a Medina nel 1565) varî componimenti poetici, che forse non tutti gli appartengono.
Esso è una specie di miscellanea in cui accanto a buoni versi sono componimenti misti di verso e di prosa, come la breve novella pastorale Ausencia y soledad de amor, una delle tanto abusate storie di Piramo e Tisbe, una poesia per la morte di Carlo V, La contienda y disputa de Ayax Telamón, varie canzoni e strofette e la bellissima novella moresca El Abencerraje, che però, per quanto sia sempre andata sotto il suo nome, più d'uno dubita che sia sua. È un vero gioiello della novella storica spagnola, al quale diedero argomento avvenimenti storici della frontiera di Granada negli ultimi anni dell'eroica lotta secolare fra mori e cristiani, che aveva ispirato tanti canti moreschi e "fronterizos". Lo strano è che questo racconto si trova nel libro IV del romanzo pastorale la Diana di J. de Montemayor dove fu inserita, non già nella prima edizione, ma in quella del 1561, posteriore alla morte del Montemayor. Così non sarebbe né del Montemayor né del V. E neanche originale, perché correva probabilmente dalla fine del sec. XV tra i volghi di Spagna, rifusione da qualche antica cronaca. Il Menéndez y Pelayo crede che il V. la prendesse dall'anonima Crónica del Ínclito Infante D. Fernando que ganó a Antequera en la cual trata cómo se casaron a hurto el Abindarráez y la linda Xarifa... Personaggio storico è Rodrigo de Narváez, castellano di una fortezza cristiana in cui è prigioniero Abindarráez, illustre cavaliere moro.
Ediz. e bibl.: Ediz. di C. Pérez Pastor, Madrid 1895; Bibliot. de Autores Espanoles, III; E. Primicerio, La ihstoria del Abencerraje (Los romances de Granada), Napoli 1929; M. Menéndez y Pelayo, Origines de la novela, I, Madrid 1905.