ANTONIO da Fiesole (Antonius Fesulanus, Antonius Fesulanus Florentinus, Antonius Florentinus, Antonius Italus, ecc.)
Lapicida, attivo a Cracovia nella prima metà del sec. XVI. Fu uno dei collaboratori di Bartolomeo Berecci che edificò, negli anni 1519-1531, la cappella funeraria del re Sigismondo I (così detta Iagellonica) nella cattedrale di Wawel di Cracovia, il più bel monumento del Rinascimento italiano oltralpe. L'A. appare nei conti della maestranza del Berecci nel 1521 (i più antichi non si sono conservati) e lavorò fino alla fine dell'opera; la sua collaborazione non sembra precisabile ma, a giudicare dalla paga, doveva essere abbastanza importante.
L'A. ricevette la cittadinanza di Cracovia nel 1523. Dopo la costruzione della cappella vi conduceva una propria maestranza architettonico-scultoria e aveva allievi polacchi, contribuendo così alla diffusione in Polonia dello stile rinascimentale di provenienza italiana. Morì a Cracovia nel 1542.
Fonti e Bibl.: Varsavia, Archivio Centrale degli Atti Antichi, Conti della casa Reale di Sigismondo I; A. Chmiel, Wawel, II (Teka Grona Konserwatorów Galicyi Zachodniej, V), Kraków 1913, pp. 24-27, 32-33, 74-75; S. Komornicki, Kaplica Zygmuntowska w katedrze na Wawelu,in Rocznik Krakowski, XXIII (1932), pp. 60 s.; J. Ptanik. Cracovia Artificum 1501-1550, Kraków 1936-1948, nn. 534, 573, 577, 583, 609, 611, 612, 627, 654, 712, 729, 850, 1023, 1281, 1357, 1384; S. Ùoza, Architekci i budowniczowie w Polsce, Warszawa 1954, pp. 14 e 76 (erron. A. è registrato sotto varie voci).