ANTONIO da Bitonto
Nacque a Bitonto verso il 1385. Tra gli osservanti della provincia di S. Niccolò di Puglia ascese ben presto a grande rinomanza come professore di teologia, che insegnò almeno a Ferrara. Raggiunse in breve fama di predicatore: fu prima del 1436 a Gubbio, nel 1442 e 1449 in S. Petronio di Bologna, nel 1443 a Lecce, nel 1444 a Napoli, nel 1446 e 1450 a Firenze, nel 1453 e 1454 a Roma, pure nel 1454 all'Aquila, nel 1455 a Milano. Qui si adoperò per la fondazione dell'Ospedale maggiore e fu richiesto anche per l'anno seguente e per il 1458; alla prima data tuttavia non poté recarvisi perché messo a disposizione del papa per la predicazione della crociata; alla seconda era gravemente infermo; nel 1459 predicò a Ragusa in Dalmazia, nel 1463 probabilmente a Cremona e a Pavia. Oltre a una controversia con i domenicani riguardo all'obbligo della comunione pasquale, ne ebbe un'altra con Lorenzo Valla a proposito della composizione del Credo o simbolo apostolico.
Il Valla, che, in occasione delle discussioni sull'origine storica del Credo sorte al concilio di Ferrara (1438), aveva sostenuto, sulla base di un testo di Graziano, che il Credo doveva ritenersi composto al concilio di Nicea, attaccò A. nel 1444, perché il frate aveva, nei suoi quaresimali, difeso la teoria tradizionale dell'origine apostolica articulatim del Simbolo. La polemica che si accese subito accanita, per l'immediata reazione di A. e l'intervento al suo fianco di Giovanni Garsia, vescovo di Alesia, e, forse, di Alfonso Borgia, portò all'incriminazione del Valla e alla celebrazione del famoso processo nell'estate 1444, che si svolse a Napoli e in cui l'uminista fu accusato, oltre che per la questione del Credo, più generalmente di eresia.
A. fu tenuto in grande considerazione dai papi che lo vollero vicino, gli diressero lettere, se ne servirono per delicati incarichi: Niccolò V gli conferì solennemente il magistero in teologia e nel 1453 lo volle a Roma in occasione della controversia sullo stato giuridico degli osservanti francescani. Nel suo Ordine intervenne ai capitoli generali del 1449, 1455 e 1464; dal 1452 al 1455 e nel 1458 fu vicario della sua provincia religiosa; pure nel 1452 fu commissario generale per le due provincie pugliesi. Rifiutò più volte l'episcopato.
Morì ad Atella (Potenza) il 7 sett. 1465.
Scritti. La sua produzione è teologica e oratoria. Editi: Sermones dominicales, sono 52, composti prima del 1436, ed. Venezia 1492, 1499, Strasburgo 1495, 1496(bis); Sermones quadragesimales de vitiis, in numero di 59, Venezia 1499; Expositiones evangeliorum dominicalium, constano di 54 sermoni, Venezia 1496; Sermones super epistolas dominicales et quadragesimales, rispettivamente 51 e 42,Venezia 1496; Postilla Nicolai de Lyra super epistolas et evangelia quadragesimalia cum quaestionibus fratris A. B., Ferrara 1490, 1499,Venezia 1492, 1494 e 1500, Pisa 1500; Credo in versi, Firenze 1491, Milano s. d. Inediti: Commentarium in I sententiarum: è nel Vat. Lat.1088 e nel codice dì Napoli, Bibl. Naz. VII. p. 32 ed altrove; Speculum animae, Bruxelles, Bibl. Royale 2732; B. Bernardini sermones breviores facti ab A. B.o De doctrina ecclesiastica, Vat. Lat.4258; De privilegiis sanctorum, nel codice di Napoli VI. p. 68 ed altrove; Sermo seu regula peccati, Basilea, Bibl. Univ. A. XI. 62; Lauda in onore della Madonna, Firenze, Bibl. Ricc. 1939; Vat. Chig.LVII.266.
Bibl.: A. Gaeta, A. da B. oratore e teologo del secolo XV, Baronissi (Salerno) 1952: elenca e utilizza tutta la precedente bibl.; C. Piana, A. de B., O. F. M., praedicator et scriptor saec. XV, in Franciscan Studies, XIII(1953), pp. 178-197: corregge e completa il precedente; G. Zippel, La "Defensio quaestionum in philosophia" di Lorenzo Valla e un noto processo dell'Inquisizione napoletana, in Bullett. d. Ist. Stor. per il M. E., LXIX(1957), pp. 328 n. 1, 329.