ANTONIO da Alatri
Pittore il cui nome ci è conservato unicamente dalla firma apposta ad un trittico, già nella R. Galleria d'arte antica in Roma e ora nel Museo capitolare di S. Maria Maggiore in Alatri. Solo per via di raffronti è stato possibile attribuirgli alcuni affreschi in chiese del territorio d'Alatri. Queste pitture palesano un chiaro influsso di Gentile da Fabriano, del quale non può escludersi che A. sia stato scolaro o modesto collaboratore in Roma, dove il maestro si recò a lavorare nel 1427, l'anno stesso della sua morte. I dipinti di A. appaiono eseguiti attorno all'anno 1430. L'arte di lui, che è stata abbastanza largamente imitata nel suo paese nativo e nelle terre vicine, rientra in quel movimento che nel Lazio, tra il 1420 e il 1450, derivando forme dalle Marche, dall'Umbria e dalla Toscana, precorre e in parte accompagna le prime manifestazioni del Rinascimento importato in Roma.
Bibl.: A. Bertini Calosso, Le origini della pittura del Quattrocento attorno a Roma, in Boll. d'arte, XIV (1920), pp. 201-202; R. van Marle, The Development of the Italian Schools of Painting, VIII, L'Aia 1927, pp. 423430.