CONTIN (C. di Castelseprio), Antonio
Figlio di Francesco ed Eleonora Fórster, nacque a Venezia il 19 luglio 1827. Dopo aver frequentato la facoltà di matematica a Padova, vi si laureò il 12 marzo 1848 ed entrò poco dopo a far pgte del genio civile dedicandosi di preferenza all'ingegnerà idraulica.
Nel 1856 gli venne affidato il progetto di sistemazione generale delle acque di risanamento dei consorzi idraulici dell'Ongaro superiore e inferiore e successivamente fu incaricato di provvedere alla bonifica dei fondi paludosi di San Donà di Piave e Portogruaro. Nel 1857 provvide alla irrigazione della pianura friulana con le acque dei Ledra e del Tagliamento e l'anno successivo compilò un progetto per liberare il centro abitato di Ariano dalle acque di resultiva del Po.
Il prestigio tecnico raggiunto dal C., dovuto alla indefessa e profonda professionalità dimostrata (tra l'altro godette la stima e la fiducia di Pietro Paleocapa), gli valse numerosi attestati di stima da parte delle autorità governative che gli affidarono numerosi incarichi e lo nominarono più volte membro di commissioni tecnico-scientifiche. In particolare nel 1862, fece parte di una commissione incaricata di esaminare alcuni progetti per l'approvvigionamento di acqua potabile alla città di Venezia, e fu membro della commissione che rese esecutivo il progetto dei nuovi bacini dì carenaggio dell'Arsenale militare marittimo di Venezia: degno di nota il bacino di carenaggio delle dimensioni di 250 x 37 x12 m che fu opera veramente ragguardevole per quei tempi, cui seguì tutta una serie di progetti e iniziative riguardanti la città lagunare. Tra questi ricorderemo, nel 1864. il progetto di manutenzione di tutti i manufatti erariali idraulici nel circondario di Venezia e svariati collaudi di opere idrauliche, strade e ponti.
Dopo la pubblicazione, avvenuta nel 1868, a Venezia, della sua opera Sui lavori fatti e dq farsi a regolazione del porto di Malamocco, nel 1869-71 completò la costruzione delle scogliere delle dighe del porto di Malamocco; nello stesso periodo iniziò e diresse per un anno i lavori deila stazione marittima di Venezia che avrebbe visto aumentare il movimento da 400.000 a 1.300.000 tonn.; progettò, sulla babc dell'iniziativa del 1840 del Paleocapa, prevedendo di riunire in una sola bocca i porti di San Nicolò, Sant'Erasmo e Tre Porti, e completò nelle sue parti fondamentali, in collaborazione con T. Mati, la sistemazione del porto di Lido, conosciuto con il nome di Mati-Contin. Nel 1874 i due autori, data l'eccezionale importanza dei lavori effettuati non solo dal punto di vista strutturale, ma anche in relazione al delicatissimo equilibrio delle acque e della plastica lagunare, geneticamente dovuta alla mutua interazione tra effetti dinamici lagunari e mutamenti apportati dall'uomo, pubblicarono a Venezia la Relazione sullaregolarizzazione del porto di Lido. Nel 1876 il C. collaudò infine tutti i lavori dei nuovi ponti sui fiumi Piave, Sile, Brenta, Bacchiglione e delle nuove strade della provincia di Venezia.
Collocato in pensione nel 1881, continuò sino alla fine dei suoi giorni a prestare la sua opera progettando e dirigendo vari lavori oltre che a Venezia, nelle province di Venezia, Ferrara, Padova e nella pianura friulana e pubblicando alcuni lavori che dimostravano il suo persistente e vivo interesse per i problemi idraulici di Venezia: sono da ricordare Del risanamento e bonificazione dei bassifondi dell'estuario veneto, Venezia 1882, in cui il C., memore delle esperienze fatte agli inizi della sua carriera, additava nuove vie ai bonificatori della fine del secolo, e Sulprofondissimo gorgo esistente nel campo interno nel porto di Malamocco, Venezia 1895.
Nel 1899 fu nominato membro della commissione incaricata di occuparsi della laguna e dei porti veneti. Fu questo il suo ultimo incarico: morì infatti a Venezia il 29 dic. 1899.
Bibl.: Necrol., in Gazz. di Venezia, 30 dic. 1899; C. Bullo, L'ingegnere A. C. e il porto di Venezia, commem., in Ateneo veneto, 1907, I, pp. 261 s. (con un elenco delle pubblicazioni e delle opere realizzate); M. Rossati, Una famiglia venez. dell'800, Roma 1940, passim.