COMETTA (Cometa), Antonio
Figlio di Giovanni e fratello dell'architetto Domenico Benedetto, nacque a Devoggio, frazione di Arogno nel Canton Ticino, verso il 1555.
Dal 1585 al 1597 è documentata la sua attività di scalpellino nella Boemia meridionale per i signori di Hradec al castello di Hluboká e soprattutto a quello di Jindřichův Hradec, e forse anche per i signori di Rožmberk. In questi complessi il C. lavorava in collaborazione con l'architetto B. Maggi di Arogno, marito di sua sorella Caterina. Al castello di Jindřichův Hradec eseguì opere importanti.
Nel palazzo nuovo eseguì fra 1585 e 1589 due camini su progetto proprio, e nel 1589 il portale d'ingresso, classicheggiante ma con tratti manieristici; scolpì inoltre tutte le membrature in pietra per le arcate grandi, erette su colonne negli anni 1587-1591 da Giovanni Maria Faconi su disegno probabilmente di B. Maggi, in tutti e tre i piani (contratto del 18 ott. 1586), e per le arcate piccole nel cortile davanti al medesimo palazzo (contratto del 21 giugno 1590). Per il palazzo delle stanze verdi il C. creò portali, finestre, camini ed altre parti di pietra. Partecipò inoltre a vari altri lavori in tutto il vasto castello. Ma la parte più notevole dell'attività del C. a Jindřichův Hradec è costituita dalla collaborazione, come lapicida, tra 1591 e 1595, al padiglione nel giardino segreto. In questo edificio manieristico, a forma rotonda, disegnato dal Maggi e realizzato dal Faconi, il C. eseguì in maniera eccellente tutte le membrature e i particolari in pietra.
È forse da identificare con il C. quel maestro Antonio lapicida, che costruì con B. Maggi negli anni 1586-1588 il collegio dei gesuiti a Český Krumlov, la città di Vilém di Rožmberk nella Boemia meridionale. Né è escluso che il C. lavorasse per questo signore pure nella villa Kratochvíle verso il 1587: per esempio, i camini sono dello stesso tipo e della medesima fattura di quelli di Jindřichův Hradec.
Ritornato in patria, il C. si sposò una seconda volta (ci è ignoto il nome della prima moglie) il 6 febbr. 1600, a Devoggio, con Veronica Biassini di Bovio.
Il C. morì a Devoggio il 17 ott. 1602.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Jindn̄ichův Hradec, VI beta e VI B beta 2 a: Castello di Jindřichův Hradec, registri del palazzo nuovo dal 1582 e dal 1587; dati sulla costruz. del padiglione 1593, 1594, 1595; atti 1591, 1592, 1595; F. Mareš, Materialie k dějin ám umění, uměleckého průmyslu a podobnim (Mater. per la storia dell'arte e dell'artigianato), in Památky archaeologické, XVI (1896), col. 789; XVII (1897), coll. 47, 239; Přispěvek k dějinám staroblého hradu jindřichohdradeckého (Contributo alla storia dell'antico castello di Jindřichův Hradec), in Ohlas od Nežárky, IV (1874), 29, pp. 1, 29; Soupis památek... v králcvství Českém (Inventario di monum. nel regno di Boemia), XIV, J. Novák, Okres Jindřichův Hradec (Distretto Jindřichův Hradec), Praha 1901, pp. 70, 73, 80, 114, 116, 117, 123, 129; H. Gross, Úcetní reistřík o vydání... na stavbu koleie jesuitské v Českém Krumlově od 23. dubma do 16. ríjna 1587 (Registri delle spese per la costruzione del collegio dei gesuiti a Český Krumlov dal 23 aprile al 16 ott. 1587), in Sbornik historického kroužku, XVII (1916), pp. 50, 55; A. Matějček, Jindřichův Hradec, I, Zámek (Castello), Praha 1917, p. IV, figg. 24, 25, 29, 32; A. Matějček-K. Tříska, Jindřichův Hradec, zámek a město (Jindřichův Hradec, castello e città), Praha 1944, p. 8; E. Šamánková, Architektura ceské renesance (L'archit. del Rinascim. boemo), Praha 1961, pp. 71-72, 118 (recens. di J. Krčálová, in Uměni, X[1962], p. 81); Arogno, Archivio parrocchiale: A. Engelmann, Studiogeneal. sulle famiglie Spinedi e Cometta nel Mendrisiotto e Luganese [ms., s. d.], p. 7; J. Krčálová, Kruh v architektuře českého manirismu (La pianta circolare nel manierismo boemo), in Umění, XX (1972), pp. 14, 20, 22, 24, nn. 47-49; Id., Centrální stavby české renesance (Costruzioni di tipo centrale del Rinascimento boemo), Praha 1974, pp. 18 s., 24, 25; Id., Domenico Benedetto a A. Comettové vjižních Čechách (Domenico Benedetto e A. C. nella Boemia meridionale), in Umění XXVI (1978), pp. 34, 46-55; Id., Arts in te, Renaissance and Mannerist Periods, in Renaissance in Bohemia, London-New York-Sydney-Toronto 1979, p. 112; P. Toman, Nový slovník československich vitvarnich umělců(Nuovo dizionario degli artisti cecoslovacchi), I, Praha 1947, p. 130.