COCCONCELLI, Antonio
Nacque a Parma il 3 ott. 1761; fu ingegnere idraulico e civile, professore universitario. Secondo lo Janelli, meritò lodi da Napoleone I per la realizzazione della strada che va da Ajaccio a Bastia; rientrato in patria dalla Francia, venne nominato nel 1814 ingegnere capo dell'Ufficio dell'acque e strade dei ducati di Parma e Piacenza sotto la reggenza provvisoria. Nel 1815 presentò il progetto per il ponte della via Emilia sul Taro, iniziato nel marzo 1816 e terminato nel 1821 fra disastrose alluvioni e infinite polemiche che portarono a modificare il progetto originario con l'aggiunta di tre arcate e dei fori circolari sopra le pile (del diametro di quattro metri con anello in laterizio) allo scopo di alleggerire la muratura, migliorare la possibilità di scarico delle acque nelle grandi piene e diminuire la spesa. Interessante, nella Descrizione dei progetti e lavori per l'innalzamento dei due ponti sul Taro e sulla Trebbia, pubblicati a Parma a cura del C. nel 1825, l'analisi delle cause della conformazione del Taro nella zona del ponte. Infatti il C. "fu uno dei primi ad applicare in una grande corrente, come quella del torrente Taro, i pennelli ortogonali a pignone, per forzare la corrente stessa a dirigersi e conservarsi verso il centro del ponte abbandonando e bonificando le sponde esageratamente distanti l'una dall'altra" (Janelli). Un decreto sovrano del 22 maggio 1819 ordinò un ponte in legno sulla Trebbia, ma un rescritto sovrano del 5 dic. 1821 ordinò che venisse costruito in cotto. Maria Luigia pose la pietra augurale l'8 giugno 1825. Il progetto del C. in pietra e cotto venne modificato su consiglio dell'ispettore Parea "secondo il sistema del Palladio".
Nel 1820 il C. trasformò l'ex convento di S. Maria Maddalena a Parma in Ospizio della maternità (Canali-Savi, p. 237). Nel 1821 pubblicò a Parma una grande Carta topografica degli Stati diParma... (copie nell'Archivio di Stato e nella Biblioteca Palatina di Parma). Nel 1825 pubblicò a Parma un Saggio teorico praticosulle acque correnti; nel 1829 progettò le nuove porte di S. Croce e di S. Barnaba a Parma, aperte al pubblico il 1º dicembre del 1830. Progettò il ponte sull'Arda decretato il 13 luglio 1833, cominciato il 12 febbr. 1834 e terminato nel 1837. Il ponte sul Nure, progettato assieme a F. Belleni, decretato il 18 luglio 1833, fu terminato nel 1838. Nel 1832-39 pubblicò a Parma Istituzioni diidraulica teorico-pratica (tre volumi) e nel 1844 a Modena Dissertazione sull'arte di osservare. Il C. insegnò all'università di Parma con un fare brillante e piacevole, a dire dell'ingegnere F. Bucci, capo del genio civile di Genova alla metà dell'Ottocento (cfr. Janelli, p. 494).
Il C. morì a Parma il 26 marzo 1846: era cavaliere dell'Ordine Costantiniano e di quello sabaudo dei SS. Maurizio e Lazzaro, professore di meccanica applicata all'architettura, statica e idrodinamica e dei principî di geodesia, consigliere di Stato onorario, capo degli ingegneri, e direttore delle Acque e strade dei ducati (cfr. necrologio in Gazzetta di Parma, 28 marzo 1846).
Esiste un suo ritratto inciso nello studio Toschi da A. Rossena su disegno di G. Gaibazzi con dedica: "Antonio. Cocconcellio / Mira. Pontium. Tari. Trebiaeq. Molitione / Spectabilissimo / Auditores. et. Amici" (copie all'Ordine degli ingegneri e alla Cassa di Risparmio di Parma).
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Parma, Autografi illustri,Cocconcelli Antonio (una lettera del 13 giugno 1823), Ibid., Governo francese(1802-14),Presid. dell'Interno, b. 90; Parma, Soprintendenza ai beni artistici e storici: E. Scarabelli Zunti, Docum. e mem. di Belle Arti parmigiane [ms.], IX, ad vocem; [P. Toschi-A. Isac-N. Bettoli-M. Leoni], I principali monumenti innalzati dal MDCCCXIV a tutto il MDCCCXXIII da Sua Maestà la principessa imper. Maria Luigia arciduchessa d'Austria duchessa di Parma…, Parma 1824, pp. 1-4, 9 ss.; L. Molossi, Vocabolario topografico dei ducati di Parma,Piacenza e Guastalla, Parma 1832-34, pp. 537-40, 566 ss.; C. Bombelles, Monumenti e munificenze di... Maria Luigia..., Parma 1845; M. Lopez, Aggiunte alla Zecca e moneta parmigiana del padre Ireneo Affò, Firenze 1869, pp. 190 ss., 195 s.; G. B. Janelli, Dizionario biogr. dei parmigiani più illustri…, Genova 1876, pp. 118 s., 493 s.; B. Cornelli, Il ponte sul Taro e le amarezze dell'ing. A. C., in Aurea Parma, XLII (1958), pp. 10-24; G. Canali V. Savi, Parma neoclassica, in Parma. La città storica, Parma 1978, pp. 234, 237, 240 s.