BRUNI, Antonio
Nacque nel 1593 a Manduria da nobile famiglia, originaria d'Asti. Seguace, tra i più fervidi, del Marino, che imitò financo nella scelta dei soggetti delle sue opere e nella distribuzione delle poesie nel suo canzoniere (Selva di Parnaso, Venezia 1615), godé di fama altissima presso i contemporanei. Fu consigliere e segretario di stato di Francesco Maria II della Rovere, duca d'Urbino, e, a Roma, segretario del card. Berlingero Gessi. Fu uomo di carattere gioviale e franco, dotato di molte virtù, macchiate solo da un'ostinata intemperanza nel cibo, che gli affrettò la morte, avvenuta a Roma nel 1635. Scrisse molto, e in ogni genere e sempre alla maniera del maestro; alquanto più sobrio nelle ventisei Epistole eroiche (Milano 1626).
Bibl.: Mazzuchelli, Scritt. d'Italia, II, pp. 2180-4; Vallauri, Storia della poesia in Piemonte, Torino 1841, I, pp. 411 seg., 447; Minieri Riccio, Notizie biograf. e bibliograf. degli scrittori napolet. fioriti nel sec. XVII, s. v., Napoli 1877, p. 47; G. Gigli, Scrittori manduriani, 2ª ed., Manduria 1896, pp. 51-92; B. Croce, Saggi sulla letterat. ital. del Seicento, Bari 1911.