BOSIO, Antonio
Nacque nel 1575 alla Vittoriosa (Malta), e non, come si è spesso ripetuto, a Roma. Lo zio Ciacomo era autore della Storia dell'Ordine di Malta, che cominciò a pubblicarsi nel 1894 in Roma.
Antonio in gioventù si abbandonò a vita disordinata. Poi, temendo di essere diseredato dallo zio, che, per seguire la fortuna del generale degli agostiniani, cardinale Gregorio Petrochini e per occuparsi di storia, aveva lasciato la cura dell'ordine in Roma, cambiò vita e si dedicò agli studî. L'illustre congiunto lo favorì in ogni modo in questa via e gli procurò la sua successione come agente dell'ordine di Malta in Roma.
A Roma Antonio, per amore della scienza e della gloria, si dedicò ad una grande impresa. Da giovane, insieme con amici scapestrati, aveva compiuto lunghe peregrinazioni nelle catacombe, per semplice bravata e rischiandovi sovente la vita. Pensò di riprendere le sue esplorazioni a scopo scientifico e di strappare per la prima volta il segreto a quel mondo misterioso. Esplorò così il sottosuolo di Roma dal 1567 al 1629: si dice che passasse fino ad una settirnana di seguito chiuso nel sottosuolo e ne uscisse ogni volta sfinito, ma raggiante per nuove conquiste. Frutto delle sue fatiche fu un'opera davvero grandiosa, la Roma sotterranea, che egli non poté tuttavia vedere compiuta, perché morì prima di averle dato l'ultima mano. Questo compito toccò a Giovanni Severani che la pubblicò nel 1632, anche a cura del cavalier Aldobrandino, esecutore testamentario del B. Un'altra edizione, tradotta in latino, ne dette nel 1651 Paolo Aringhi, notevolmente accresciuta. Un rifacimento quasi totale ne compilò dal 1737 al 1753 Giovanni Gaetano Bottari, sì che poco restò del materiale del B. Ma ciò nulla toglie alla gloria di chi per primo ideò lo studio delle catacombe e ne tracciò il piano.
Bibl.: G. Curmi, Antonio Bosio, Maltese, in Malta Letteraria, n. s., V, i (gennaio 1930), p. 8.