BERTOLONI, Antonio
Botanico, nato a Sarzana l'11 febbraio 1775, morto a Bologna il 17 aprile 1869. Esercitò per qualche tempo l'arte medica in patria; nel 1811 fu nominato professore di fisica nel liceo di Genova, qui e là attivamente occupandosi della raccolta e dello studio di piante liguri ed apuane che fornirono oggetto ad alcune sue memorie; nel 1815 ottenne la cattedra di botanica e la direzione dell'orto botanico dell'università di Bologna, dove restò sino alla morte. L'opera sua principale è la Flora italica, in 10 volumi, edita tra il 1833 e il 1854 con il concorso di quasi tutti i botanici italiani che gl'inviavano esemplari di piante delle varie regioni della penisola e delle isole, rendendo così possibile la compilazione di una opera d'assieme, la prima del genere, la quale è, se pur non scevra di mende, ricca di dati, di osservazioni e di comparazioni. Tra il 1858 e il 1862 videro la luce altri due volumi dal titolo Flora italica cryptogama, illustranti buona parte delle crittogame, con criterî peraltro di pura morfologia. Il B. si occupò pure di piante esotiche - come testimoniano le 24 Miscellanee botaniche (1842-51), la Flora del Guatemala, le Plantae novae Asiaticae - e anche di svariati argomenti di erudizione. I suoi ricchi erbarî, tra cui particolarmente prezioso quello della Flora italica, e la ben fornita biblioteca furono da suo nipote Antonio donati nel 1928 all'istituto ed orto botanico dell'università di Bologna.