BERLESE, Antonio
Entomologo nato a Padova il 26 giugno 1863, morto a Firenze il 24 ottobre 1927. Si laureò a Padova, in scienze naturali nel 1884 e dal 1885 al 1890 lavorò alla stazione di entomologia agraria di Firenze, fondata e diretta dal Targioni Tozzetti. Fu poi nominato professore di zoologia generale e agraria alla Scuola superiore di agricoltura di Portici, e, nel 1903, direttore della stazione di entomologia agraria di Firenze, che egli rese un laboratorio biologico di prim'ordine.
Le sue prime ricerche riguardano gli acari, e fin dal 1882 cominciò la pubblicazione della grande opera, che non poté poi completare: Acari, Myriapoda et Scorpiones hucusque in Italia reperta, di cui il decimo volume fu edito nel 1903. Si dedicò poi all'entomologia, studiando diversi importanti argomenti, come la biologia e l'anatomia di varî insetti parassiti (cocciniglie, mosca dell'olivo, Diaspis ecc.), l'anatomia dei Proturi (o Myrientomata Berlese), la lotta contro la mosca domestica, ì fenomeni che avvengono durante la ninfosi degli insetti metabolici, ecc. Nel 1904 cominciò la pubblicazione, a fascicoli, della grande opera Gli insetti, di cui poté portare a termine due grossi volumi: il terzo non vide la luce. Non è questa semplicemente un'opera di compilazione e di sintesi, ma reca moltissimi contributi originali alla conoscenza dell'anatomia, dell'istologia, della fisiologia e della biologia degli insetti.
In tutti gli argomenti da lui studiati con particolare larghezza e originalità di vedute, il Berlese portò notevoli contributi alla scienza. L'elenco delle sue pubblicazioni consta di circa 300 numeri (cfr. G. Paoli, in Mem. Soc. Entom. It., VI, 1927).