Cardinale (Roma 1607 - Nemi 1671), nipote di Urbano VIII e fratello del card. Francesco e di Taddeo. Fatto cardinale a vent'anni, accumulò subito numerosi titoli e benefici, ricoprì varî incarichi politici e diplomatici, fu camerlengo di S. R. Chiesa (1638) e dal 1637 coprotettore degli affari francesi a Roma. Vero responsabile della guerra di Castro, col suo temperamento rapace e violento causò l'eclisse della famiglia, alla morte dello zio (1644); ma subito seppe riportarla in auge mercé l'amicizia del Mazzarino presso il quale si era rifugiato e ai cui buoni offici dovette i vescovati di Poitiers (1652) e di Reims (1657).