BALDISSERA, Antonio
Generale italiano, nato a Padova il 27 maggio 1838, quando il Veneto era sotto la dominazione austriaca. Studiò all'accademia militare di Wiener Neustadt e fu nominato ufficiale nel 1857. Partecipò alla guerra austro-prussiana in Boemia (1866) quale capitano di stato maggiore e fu decorato per atti di valore con l'ordine di Maria Teresa. Subito dopo, passato il Veneto all'Italia, optò per il passaggio nell'esercito italiano. Comandò il 7° reggimento bersaglieri. Fu alla testa di una brigata nella spedizione San Marzano in Eritrea (1888) e poi governatore della nuova colonia, segnalandosi in ogni campo - politico, economico, militare - dell'organizzazione incipiente. A lui si deve la creazione del corpo degli ascari eritrei (v. coloniali, truppe). Rimpatriato, comandava la divisione di Novara allorché il governo di Crispi lo prescelse per sostituire il Baratieri nel comando supremo delle forze coloniali da alcuni mesi impegnate in guerra (febbraio 1896). Giunse a Massaua tre giorni dopo la battaglia di Adua e in quella difficile situazione diede opera efficace per rialzare il morale delle truppe e incutere rispetto ai nemici. Ottenne successi contro Abissini e Dervisci. Preparato il terreno a trattative dignitose e conclusa la pace, rientrò in patria dove comandò i corpi d'armata di Ancona e di Firenze. Il 4 marzo 1904 fu nominato senatore.
Tempra eccezionale di educatore delle menti e degli animi, si distinse per senso tattico squisito e per il suo metodo pratico di trasfondere negli altri la valutazione razionale degli elementi necessarî alla risoluzione dei problemi bellici. Morì a Firenze l'8 gennaio 1917.