BALDINUCCI, Antonio
Figlio del celebre letterato e studioso d'arte Filippo e di Caterina Scalari, nacque a Firenze il 19 giugno 1665. Educato ad una fervida vita religiosa nel collegio gesuitico di Firenze, il B. avrebbe voluto diventare domenicano, come il fratello maggiore Giovan Filippo, ma il padre, che lo sconsigliava soprattutto per la sua malferma salute a sottoporsi alla vita rigorosa dell'Ordine dei predicatori, lo indusse ad entrare nella Compagnìa di Gesù. Il B. si recò dunque a Roma, dove nell'apr. 1681 fu ammesso al noviziato nel collegio di S. Andrea al Quirinale. Domandò varie volte, nel 1684, nel 1687 e nel 1690, di essere inviato nelle missioni in Oriente, ma il generale della Compagnia lo esonerò sempre da tali incarichi a causa delle precarie condizioni fisiche. Fu pertanto destinato all'insegnamento della grammatica nel Collegio di Temi e quindi, dal 1690, in quello Romano. Nel 1692, mentre stava preparando un corso di teologia, fu colto da una misteriosa malattia che lo costrinse a lunghi soggiorni in campagna, per cui-iniziò la sua attività sacerdotale a Frascati e, il 15 ag. 1698, veniva ammesso alla solenne professione dei quattro voti. Dai forzati soggiorni in campagna trasse però la sollecitazione per dedicarsi a quelle missioni popolari nelle campagne dell'Italia centrale che tenne con notevole successo in numero di quattrocentoquarantotto, durante l'ultima delle quali a Pofi, nella diocesi di Veroli, egli morì il 7 nov. 1717.
Lo stile delle missioni di campagna del B., che trovava precedenti nell'oratoria spirituale e nella pratica religiosa fortemente emotiva della tradizione gesuitica del '600 (e il B. si riferiva esplicitamente alla tradizione di Paolo Segneri), si basava, oltre che sulla diffusione degli esercizi spirituali per il clero contadino e delle congregazioni mariane (tra l'altro il B. diffuse il culto della Madonna "refugium peccatorum", della quale portava con sé sempre un'immagine che è conservata attualmente nella chiesa del Gesù di Frascati), soprattutto sulle processioni penitenziali. Su tali processioni ci restano numerose testimonianze, cosi come dell'utilità missionaria presso le popolazioni contadine, molto colpite anche dalla forza oratoria della predicazione del B., testimonianze raccolte per il processo di beatificazione conclusosi positivamente nel 1893 sotto il pontificato di Leone XIII.
Fonti e Bibl.: Sacra rituum: congreg.... Beatificationis et canonizationis Ven. servi Dei P. A. B. Positio super dubio an sit signanda commissio introductionis causae in casu…,Romae 1726; F. M. Galluzzi, Vita del P. A. B.,Roma 1720; Beatificazionis et canonizationis ven. servi Dei A. B.,Romae 1869; P. Vannucci, Vita del beato A. B.,Roma 1893; Lettere inedite del B. A. B.,a cura di L. Rosa, Prato 1899; G. De Guibert, La spiritualité de la Compagnie de Jésus, Rome 1953, pp. 279, 282.