ALIOTTA, Antonio
Filosofo, nato a Palermo il 18 gennaio 1881. Nel 1905 libero docente in psicologia sperimentale; dal 1919 ordinario di filosofia all'Università di Napoli.
Di fronte all'idealismo di B. Croce e di G. Gentile, ha formulato una sua teoria (sperimentalismo) della realtà fisica e spirituale, concepita unitariamente come formata da innumerevoli "centri di esperienza" tendenti, attraverso azioni e reazioni reciproche, a costituire accordi sempre più vasti. Nel campo conoscitivo, ha sostenuto la necessità di un metodo critico, che proponendosi il superamento delle complementari esigenze dell'esistenzialismo e del positivismo austriaco, nell'esperimento storico identifica lo strumento di ricerca atto a determinare il grado di verità di una teoria sulla base del superiore accordo delle attività umane e delle altre energie operanti nel mondo. L'A. ha dimostrato altresì un costante imeresse per i problemi religiosi e ha notevolmente contribuito alla conoscenza, in Italia, di importanti correnti di pensiero, specialmente inglesi e americane.
Opere principali: La conoscenza intuitiva nell'Estetica del Croce, Piacenza 1903; La reazione idealistica contro la scienza, Palermo 1912; La guerra eterna e il dramma dell'esistenza, Napoli 1917; Relativismo e idealismo, Napoli 1922; Il problema di Dio e il nuovo pluralismo, Città di Castello 1924; L'esperimento nella scienza, nella filosofia, nella religione, Napoli 1936. Di una edizione completa delle sue opere sono stati pubblicati i seguenti volumi: L'estetica di Kant e degli idealisti romantici, Roma 1942; Il sacrificio come significato del mondo, Roma 1947; Il relativismo, l'idealismo e la teoria di Einstein, Roma 1948.