ALAMANNI, Antonio
Figlio di Iacopo, nacque a Firenze il 5apr. 1464. Ricoprì cariche pubbliche a Firenze e nel contado: nel 1508 era dei Dodici Buonomini, nel 1509 vicario della Valdicecina, nel 1518 di S. Giovanni in Valdarno, nel 1525 castellano di Firenzuola. Ostile ai Medici, si segnalò nei giorni della loro disgrazia come animoso uomo di parte.
Morì a Firenze, di peste, il 2 marzo 1528.
Scrisse sonetti secondo il modo di poetare che da poco aveva inventato il Burchiello. Dettò inoltre quattro canti carnascialeschi (Il carro della Morte, Il trionfo dell'Età, Il trionfo dei quattro Elementi, Il canto degli ammogliati) e una commedia di argomento religioso, La conversione di Maria Maddalena, che dai confratelli della religiosa compagnia di San Marco venne recitata alla presenza della Signoria; compose, inoltre, una Etimologia del Beccafico, pubblicata nel vol. III, p. 176 delle Opere Burlesche del Berni, Firenze 1723.
L'unica edizione completa delle rime dell'A. è quella curata da Michele dello Russo: Sonetti e altre rime di Messer A. A. (Napoli 1864), rarissima. Sonetti dell'A. si possono leggere anche in varie raccolte di poesie burchiellesche: ventinove si trovano in Sonetti del Burchiello, del Bellincioni e d'altri poeti fiorentini alla burchiellesca, Londra [ma Lucca] 1757; tre anche nella Antologia burchiellesca, a cura di E. Giovannetti, Roma 1949, pp. 179-180. Per i canti carnascialeschi si ricorra alla moderna raccolta curata da Ch. Singieton (Bari 1936); la commedia Conversione di Santa Maria Maddalena fu pubblicata a Firenze nel 1521.
Bibl.: Per l'attività politica dell'A., v. B. Varchi, Storia fiorentina, I, Firenze 1838, p. 124. Notizie biogr. e valutazioni della poesia in G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, pp. 241-242; D. M. Manni, Veglie piacevoli, VI, Firenze 1774, pp. 63-74; C. Previtera, La poesia giocosa e l'umorismo, Milano 1953, parte I, pp. 265, 281, 341.