AGELLI, Antonio
Cultore di studî biblici. Naque a Sorrento nel 1532, entrò nel 1551 fra i chierici regolari detti teatini in S. Paolo Maggiore di Napoli. Inviato a Roma nella casa di S. Silmstro al Quirinale si applicò allo studio del greco e dell'ebraico, incoraggiato ed aiutato dal futuro cardinale Guglielmo Sirleto. Ehbe importanti cariche nell'Ordine, come di Preposito a Genova (1572) e a Cremona (1579) e fu tra i più autorevoli membri delle commissioni pontificie per la revisione della Volgata (v.) sotto Pio V, per l'edizione della Settanta sotto Sisto V, e di nuovo per la Volgata fino all'edizione del 1592. Clemente VIII lo creò nel 1593 Vescovo di Acerno (diocesi riunita a Salerno nel 1818). Resse quella chiesa con grande zelo e con senno; ma nel 1604 vi rinunziò per ritirarsi fra i suoi teatini a Roma, a S. Silvestro al Quirinale, ove morì il 19 novembre 1608. Dei molti suoi scritti latini, furono pubblicati lui vivente: la traduzione dei libri di S. Cirillo Alessandrino intorno all'adorazione in spirito e verità, Roma 1588; e inoltre: In Lamentationes Ieremiae commentarium, Roma 1589; Commentarius in Habacuc prophetam, Anversa 1597; ed il Commentarius in psalmos et divini officii cantica, Roma 1606, la migliore delle sue opere, ancor oggi pregiata e consultata.
Fra le opere pubblicate postume, è notevole il Commento ai Proverbi di Salomone edito da L. Novarini in Variorum opusculorum, ecc., parte 3ª, Verona 1649.
Bibl.: A. F. Vezzosi, Scrittori de' chierici regolari, Roma 1870, I, p. 5 segg.; Hurter, Nomenclator litterarius, i, p. 368.