PLUTINO, Antonino
Patriota, nato a Reggio Calabria il 10 dicembre 1811, morto a Roma il 25 aprile 1872. Partecipò al moto di Cosenza del marzo 1844 e, tratto in carcere, vi rimase fino al luglio del 1846. L'anno dopo cooperò al moto rivoluzionario di Messina, e dalla vicina Calabria guidò le schiere degl'insorti che furono dispersi dalle truppe borboniche. Costretto a rifugiarsi a Malta (26 ottobre 1847) quando (10 febbraio 1848) fu promulgata la costituzione, il P. tornò in Italia, e fu eletto deputato alnuovo parlamento. Nell'aprile, insieme con G. A. Romeo, andò a Messina come rappresentante del governo napoletano per trattare la cessazione delle ostilità con la Sicilia, ma fu presente a Napoli ai fatti del 15 maggio, anzi fu uno dei 64 firmatarî della protesta contro la violazione della costituzione. Partecipò all'insurrezione calabrese del giugno, poi, costretto di nuovo all'esilio, riparò a Marsiglia, quindi (1852) in Piemonte, dove aderì alla Società nazionale del La Farina. Partì coi Mille e combatté a Calatafimi e a Milazzo. Nominato da Garibaldi (6 giugno 1860) presidente del consiglio di guerra e del comitato di guerra, passò poi nella nativa Calabria e il 22 agosto ebbe la nomina a governatore generale della provincia di Reggio. Entrato nelle pubbliche amministrazioni, fu prefetto a Cosenza (28 febbraio 1861), quindi a Cremona, a Cuneo, a Catanzaro (agosto 1862), ma si dimise per divergenze politiche, in seguito allo sbarco di Garibaldi in Calabria e allo scontro di Aspromonte. Eletto deputato per l'VIII legislatura, sedette alla camera per tutta la IX.
Bibl.: G. Olivieri, I P. nel Risorgim. Nazion., Campobasso 1907.