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ANTONIAZZO Romano

di Federico Hermanin - Enciclopedia Italiana (1929)
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ANTONIAZZO Romano

Federico Hermanin

Pittore, nato a Roma sulla metà del sec. XV e morto dopo il 1508. I documenti riferentisi alla sua attività vanno dall'anno 1461 all'anno 1510. Si firma Antonius, Antonius de Roma, Antonio di Benedetto e Antonatius Romanus. Seguace nel primo tempo di Benozzo Gozzoli, tale appare nella pala del 1464, del Museo civico di Rieti, che è la più antica opera conosciuta del maestro, e nei suoi affreschi del convento di Tor de' specchi in Roma. Subisce poi l'influenza di Piero della Francesca, come si vede nella Madonna di San Francesco al deserto presso Subiaco, che è del 1467; nel S. Antonio della chiesa di S. Maria Maggiore in Tivoli; nel S. Sebastiano con due donatori del museo del Palazzo di Venezia a Roma; nella bellissima Madonna col Bambino già nella coll. Benson, che è il capolavoro di questo maestro; e nell'Annunciazione del Panteon, dove si riconoscono le sue prime affinità con Melozzo, mentre A. Venturi attribuisce allo stesso Melozzo questo affresco e il suddetto S. Sebastiano. Collaborò con Domenico Ghirlandaio in Vaticano, nel 1475, e mostra l'influsso di lui nella tavola dell'Annunciazione alla Minerva in Roma, e nel Presepio della Galleria Barberini, non da tutti attribuitogli. R. Longhi pensa che, collaborando poi con Pietro Perugino in Vaticano, sia stato il tramite per cui molto della maniera toscana passò ai pittori umbri. Nella tavola con la Madonna, il Bambino e i Ss. Pietro e Paolo, datata 1467, già a Poggio Nativo ed ora nel museo del Palazzo di Venezia, egli comincia ad apparire dominato da Raffaello.

Maestro robusto, specialmente per i vivi e bei ritratti, A. è un pittore di qualità e non un maestro secondario, come, per tradizione, si volle. Oltre ai dipinti già citati, possono attribuirglisi: la decorazione del semicatino dell'abside di S. Croce in Gerusalemme; il S. Fabiano e la Madonna col Bambino del Mu̇seo Fogg; la tavola con S. Illuminata e S. Nicola in S. Francesco a Montefalco; il busto del Redentore fra il Battista e S. Pietro nel Museo archeologico di Madrid; il Cristo portacroce e la Madonna del Museo civico di Pesaro; la Madonna degli Uditori di Rota della Pinacoteca Vaticana; le pitture murali nella cappella di S. Caterina alla Minerva in Roma; gli affreschi del castello di Bracciano e quelli della cappella di S. Giovanni a Tivoli, oltre a pitture minori.

Scolari di A. furono suo figlio Marcantonio, di cui un'opera firmata e datata 1511 è nel Museo di Rieti, e Cinzio Santese, di cui un trittico del 1497 è in S. Lorenzo a Zagarolo. Opere di allievi: l'affresco nella chiesa dei Ss. Vito e Modesto in Roma; il trittico della Collegiata di Nemi; il Redentore di Castelnuovo di Porto, il trittico di Soriano nel Cimino.

Bibl.: A. Gottschewsky, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907; A. Venturi, Storia dell'arte it., VII, i, Milano 1913 (con la bibl. precedente); A. Sacchetti-Sassetti, Antoniazzo, Marcantonio e Giulio Aquili a Rieti, in L'Arte, XIX (1916), pp. 88-98; Fogg Art Museum (E. W. Forbes), Medioeval and Renaissance Painting, Cambridge 1919, p. 156 segg.; U. Gnoli, in Rass. d'arte umbra, III (1921), pp. 27-28; R. Longhi, In favore di A. R., in Vita artistica, II (1927), pp. 226-233.

Vedi anche
Bernardino Betti o di Betto detto il Pinturìcchio Pittore (Perugia forse 1454 - Siena 1513). Formatosi a Perugia nell'ambiente di B. Caporali e C. Bonfigli, tra le sue prime opere sono note le tavolette con S. Bernardino che guarisce un paralitico e la Liberazione di un prigioniero (1473, Perugia, Galleria nazionale dell'Umbria) e Cristo crocifisso ... Pietro Vannucci detto il Perugino Pittore (Città della Pieve 1450 circa - Fontignano, Perugia, 1523). Tra i maggiori protagonisti dell'arte rinascimentale italiana, P. si formò sulle opere dei grandi artisti della prima metà del Quattrocento attivi nella sua regione; informato della produzione di Piero della Francesca, fu in seguito ... Sisto IV papa Francesco della Rovere (Celle Ligure 1414 - Roma 1484), di antica famiglia savonese, entrato nell'ordine dei frati minori conventuali, dei quali divenne ministro generale nel 1464, si addottorò nel 1444 a Padova; successivamente insegnò teologia, logica e filosofia a Padova, Bologna, Firenze, Perugia ... Cristoforo Scacco Pittore (n. Verona; notizie dal 1493 al 1500). Fu attivo a Napoli e nel Lazio meridionale; la formazione bramantesca e padovana-mantegnesca (trittico di Penta, 1493, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte) rimase fondamentale per S., anche se arricchita dai contatti con Melozzo, Antoniazzo Romano, Pinturicchio ...
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Altri risultati per ANTONIAZZO Romano
  • Antoniazzo Romano
    Enciclopedia on line
    Nome con cui è noto il pittore romano Antonio Aquili (m. dopo il 1508). Nella Madonna col Bambino del Museo civico di Rieti (firmata e datata 1464), che - insieme agli affreschi coevi nella chiesa dei SS. Apostoli in Roma - è la sua opera più antica, è assai vicino a Benozzo Gozzoli, come pure negli ...
Vocabolario
romano-barbàrico
romano-barbarico romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...
grèco-romano
greco-romano grèco-romano agg. – Che si riferisce ai Greci e ai Romani: periodo g.-r., il periodo della storia, dell’arte, della letteratura greca in cui la Grecia fa parte dell’Impero romano (dal 30 a. C. all’età di Costantino o a quella...
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