GAUDÍ, Antoni
Architetto, nato a Reus il 25 giugno 1852, morto il 10 giugno 1926. Studiò a Barcellona, dove eseguì la casa Vicens, le modificazioni della casa Güell, il convento delle Teresiane, le case Calvet, Battló e Milà, il tempio espiatorio della S. Famiglia, che lasciò incompiuto, cospicuo per mole, ardita disposizione delle parti e applicazione di nuovi metodi della meccanica costruttiva. A Tarragona è suo l'altare nella cappella del Convento del Gesù e Maria; a Mataró, la copertura della "Fabbrica Cooperativa" dove incominciò ad usare la sua caratteristica struttura parabolica nelle armature di legno che escono dal suolo; a Comillas (Santander) la villa El Capricho; ad Astorga il palazzo vescovile; a León la casa Fernández. Nel 1892 tracciava il progetto, che però non fu eseguito, d'un edificio destinato alla Missione cattolica di Tangeri. Sono anche opere sue il restauro liturgico della cattedrale di Palma di Maiorca e la cappella della colonia Güell in S. Colomba de Cervelló, non finita. Partendo dallo stile neogotico, il G. divenne, dopo il 1900, il rappresentante più notevole della corrente "neocatalana", sbizzarrendosi a ideare forme architettoniche e decorative di carattere fantastico e grottesco.
Bibl.: S. Selles Baró, El Parque Güell, Barcellona 1903; U. Tavanti, Un architetto indipendente: A. G., in Vita d'arte, V (1910), pp. 25-33; P. P. Abinolo, Il tempio espiatorio della Sacra Famiglia in Barcellona, Mondovì 1917; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con bibl.); F. Berenguer, J. M. de Delmases e I. Puig-Boada, Album (del tempio espiatorio della S. Famiglia), Barcellona 1925; A. G. La seva vida, les seves obres, la seva mort, Barcellona 1926; F. Folguera e J. F. Ràfols, G., Barcellona 1928; K. Imai, Las tendencias de la arquitectura moderna en Europa, Tokio 1928; I. Puig Boada, El templo de la Sagrada Familia, Barcellona 1929.