SCHMERLING, Anton von
Uomo di stato austriaco, nato da antica famiglia nobiliare il 23 agosto 1805 a Vienna, morto ivi il 23 maggio 1893. Compiuti gli studî di diritto, entrò nella carriera giudiziaria (1829). La sua attività politica data dal 1848; durante la rivoluzione manifestò sensi liberali e fece parte della deputazione che trattò con la corte le riforme costituzionali. Egli avrebbe voluto attuare nelle nuove forme parlamentari l'idea di Giuseppe II di uno stato austriaco unitario. Nell'aprile 1848 fu inviato dal governo austriaco alla Dieta federale di Francoforte. Quando, in seguito alla rivoluzione, si costituì un governo germanico provvisorio, ne fece parte come ministro degli Esteri: ma, sostenitore dell'egemonia austriaca in Germania, diede le dimissioni di fronte all'affermarsi del partito prussiano. Continuò la lotta come plenipotenziario austriaco, finché, prevalendo l'idea prussiana con l'offerta della corona imperiale a Federico Guglielmo IV, depose l'incarico (aprile 1849). Nel luglio 1849 fu chiamato nel ministero Schwarzenberg come ministro della Giustizia; si congedò nel gennaio 1851, non essendo d'accordo con la politica reazionaria del gabinetto. Caduto il sistema reazionario, fu chiamato come "ministro dirigente" nel governo presieduto dall'arciduca Ranieri (1860). Elaborò come tale le leggi costituzionali d'ispirazione centralistica proclamate il 26 febbraio 1861; ma l'idea unitaria urtò contro l'opposizione del particolarismo ungherese, l'idea costituzionale contro le tendenze conservatrici della corte. Nell'agosto 1865 il ministero fu congedato, nel novembre fu sospesa la costituzione del 1861. La sua carriera politica si chiuse con la nomina a membro vitalizio della Camera dei signori (1867). Aveva ripreso, cessate le funzioni di ministro, la carriera giudiziaria, in cui salì ai più alti gradi, finché non venne collocato a riposo nel 1891.
Lasciò delle memorie, ancora inedite, in parte utilizzate da A. v. Arneth nella biografia dedicatagli (Vienna 1895). V. anche gli articoli di H. Friedjung nella Allgemeine Zeitung, 30 e 31 maggio 1893.