• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

VAN DYCK, Anton

di Leo van Puyvelde - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

VAN DYCK (pron. dèik), Anton

Leo van Puyvelde

Pittore, nato ad Anversa il 22 marzo 1599, morto a Londra il 9 dicembre 1641. I suoi genitori, agiati mercanti, lo collocarono nel 1609 come apprendista presso Henri van Baelen, pittore molto meticoloso. Nulla invece di preciso si sa intorno a un suo tirocinio presso Rubens. Molto precoce, egli aveva già a 17 anni un proprio studio e degli allievi. L'11 febbraio 1618, a 19 anni, fu ammesso maestro nella corporazione dei pittori di Anversa; e cominciò allora la sua collaborazione con Rubens. Lasciò Anversa tra il 17 luglio e il 25 novembre 1620. Il 26 febbraio 1621 il re d'Inghilterra gli accordò una pensione annua; due giorni dopo V.D. ottenne un passaporto valido otto mesi, ma non partì subito per l'Italia, ritornò prima ad Anversa e ne partì il 3 ottobre 1621 per l'Italia. Il 20 novembre arrivava a Genova, dove prese stanza presso il pittore fiammingo Corneille de Wael. Viaggiò attraverso l'Italia: nel febbraio 1622 era a Roma, nel settembre a Venezia, alla fine dell'anno passava da Firenze per tornare a Roma; nel 1624 era a Palermo. Dalla fine del 1623 al 1627 risiedette specialmente a Genova, l'8 marzo 1628 era nuovamente ad Anversa. Nel 1632 ripartiva per Londra, dove (5 luglio 1632) il re d'Inghilterra lo nominava pittore aulico. Nel 1634 tornò temporaneamente ad Anversa; nel 1635 risiedeva nuovamente a Londra. Nel 1640 otteneva un passaporto per il Belgio, dove cercò di farsi ammettere come pittore alla corte di Bruxelles. Tornato a Londra nella primavera del 1641, nell'autunno era ad Anversa, andò quindi a Parigi, che lasciò per Londra, dove morì a soli 42 anni.

Artista molto vario, nella giovinezza produsse opere piene di slancio, vigorose nel colore, che rivelano una conoscenza profonda del mestiere. Il suo fare si andò allora avvicinando a quello del Rubens: talvolta è solido e accurato, tal'altra brutale con impasti ruvidi e triti (serie dei Busti degli Apostoli, S. Martino a Saventhem, S. Girolamo in diverse redazioni, Susanna e i vecchioni a Monaco, Crocifissione di S. Pietro e Sileno ebbro Bruxelles, Cristo porta la Croce ad Anversa e varî ritratti). La collaborazione col Rubens non fece tuttavia del giovane artista un seguace di questo.

Se nelle opere del Rubens, come nella serie della storia di Decio Mure (Gall. Liechtenstein, Vienna), usò lo stile del maestro con straordinaria duttilità, nel proprio studio continuò a lavorare con uno stile personale, evidente nei due S. Giovanni di Berlino, in cui sono già palesi l'eleganza particolare delle forme, i toni bruni, la maniera larga, le pennellate segnanti muscolatura e forme.

Il lungo soggiorno in Italia lo volse a un altro fare mentre egli diveniva il ritrattista prediletto dell'alta società. A Genova conobbe i grandi ritratti di carattere decorativo eseguiti dal Rubens circa 15 anni prima. Alla maestà di questi unì l'eleganza e l'ingenuità proprie al suo temperamento (ritratti di Andrea Brignole-Sale, di Geromina Brignole-Sale, di Paola Adorno Brignole-Sale a Genova; di Corneille de Wael ad Anversa, di C. e Luc de Wael a Roma, del Cattaneo e della di lui consorte a Londra. A Roma dipinse i ritratti del cardinale Bentivoglio (Firenze), di Francesco Colonna (Roma), della marchesa Spinola (Berlino), notevoli, oltre che per la larghezza e la delicatezza della presentazione, per la sobrietà coloristica.

Il V. D. deve al contatto con la cultura italiana lo sviluppo della dote propria al suo temperamento: il senso della forma elegante. Pure al contatto con la pittura italiana il V.D. poté acquistare quella maniera morbida e quella ritenutezza nell'uso del colore che conferiscono tanta finezza alla sua opera; quanto egli deve all'Italia si riassume un'ultima volta nel quadro di Palermo: Madonna del Rosario, eseguito alla fine del suo soggiorno in Italia.

Tornato ad Anversa, la sua arte torna a imborghesirsi. L'eleganza acquisita si nota ancora in numerosi quadri, eseguiti in quella città tra il 1628 e il 1632 (Calvario e Pietà, ad Anversa; Nozze mistiche di S. Caterina, a Vienna; Madonna e Committenti, a Parigi); ma nei numerosi ritratti di borghesi della città mercantile un certo realismo s'infiltra nel senso di nobiltà acquistato in Italia (varî ritratti dello Snyders e della di lui moglie; Maria Luisa di Tassis, Gall. Liechtenstein, Vienna). Le tonalità si arricchiscono e le vibrazioni luminose si fanno più intense e più vive, come in un periodo di rinnovata collaborazione con il Rubens. Il V.D. preparava allora l'edizione dei ritratti incisi di 100 uomini illustri, edizione per la quale fece grandi ritratti o chiaroscurì.

Una nuova fase dello stile del V.D. è segnata dal suo stabilirsi nel 1632 alla corte di Londra: sparito il vigore, il pittore si va facendo sempre più elegante, capriccioso, raffinato. Nei suoi ritratti muliebri e anche in quelli virili, le figure hanno un nobile portamento e dal colore sobrio e caldo emana un senso di turbamento e di seduzione. Alcuni dei ritratti fatti a Londra sono opere notevoli, che segnano il più alto grado di perfezione raggiunto allora nel ritratto in pittura (Carlo I a caccia, Parigi; Carlo I a cavallo, Windsor; ritratto dl Maria Antonietta, Windsor; I figli del re, Windsor e Torino; Filippo Warton, già a Pietroburgo, ora a Washington; I conti di Bristol e di Bedford, Althorp-Park; Joh e Bernard Stuart, Londra; L'abate Scoglia, ivi). Wel suo ultimo periodo l'artista sembra abbandonarsi al virtuosismo manuale: si faceva allora aiutare copiosamente, produceva in serie ritratti di dame, di fattura superficiale, se pur sempre idealizzate nella concezionc.

Il V. D. è da annoverare tra i maggiori ritrattisti. Alle sue grandi composizioni fanno spesso difetto la profondità e la larghezza dell'intelligenza di un Rubens, difetto che si rileva anche in numerosi suoi ritratti. Ma nessuno seppe meglio di lui conferire ai ritratti tanta eleganza. Egli armonizzò mirabilmente colore e forma; di temperamento sensibile e delicato, risentì vivamente l'influenza dell'ambiente, seppe tradurre l'atmosfera in cui vivevano i suoi modelli.

V. tavv. CXXV- CXXX.

Bibl.: W. H. Carpenter, Pictorial Notices, Londra 1844; F. Wibiral, L'Iconographie d'Antoine van Dyck, Lipsia 1877; J. Guiffrey, A. van D. Sa vie et son oeuvre, Parigi 1882; M. Menotti, Van D. a Genova, in Archivio stor. dell'arte, III (1897), pp. 281, 308, 360, 397, 432, 470; H. Hymans, Van D., in Gaz. des beaux-arts (1899), II, pp. 226-40; E. Schäffer, A. v. D., Stoccarda 1899; E. Law, Van D. Pictures at Windsor Castle, Londra 1899, voll. 3; Mycielsky, A. v. D., Cracovia 1900; L. Cust, A. van D., Londra 1900; H. Knackfuss, A. van D., Bielefeld 1902 e 1910; L. Cust, A Description of the Sketch-Book by Anthony van D. used by him in Italy 1621-27, Londra 1902; H. Fierens, van D., Parigi 1904; M. Rooses, Van D. en Italie, in Bull. de l'Académie Royale de belgique, 1906, pp. 138, 140, 142; S. J. A. Churchill, Sir Anthony van D.s visit to Sicily about 1624, in The Burl. Mag., XIV (1908-09), pp. 239-40; W. R. Valentiner, Frühwerke van D.s in America, in Zeitschr. f. bild. Kunst, XXI (1910), pp. 225-230; F. M. Haberditzl, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, Lipsia 1914 (sotto Dyck); R. Oldenbourg, Studien zu van D., in Münchener Jahrb. d. bild. Kunst, IX (1914-15), pp. 224-40; W. Bode, A. van D. als Mitarbeiter von Rubens, in Holländische und vlämische Meister, Lipsia 1917; H. Rosenbaum, Über Frühporträts von van D., in Der Cicerone, XIII (1921), pp. 325-332; W. R. Valentiner, Rubens and van D. in the Detroit Museum, in Art in America, X (1922), pp. 203-209; id., Loan Exhibition of fifty Paintings by Anthony van D. Detroit, Institute of Arts, Detroit 1929; A. L. Mayer, A. v. D., Monaco 1923; G. Glück, A. van D., Lipsia 1931; L. van Puyvelde, Les débuts de van D., in Revue belge d 'archéol. et d'histoire de l'art, III (1933), pp. 193-213; D. Redig de Campos, Intorno a due quadri d'altare del van D. per il Gesù di Roma ritrovati in Vaticano, in Boll. d'arte, XXX (1936-37), pp. 150-65.

Vedi anche
Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 663.173 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione, situato sulla costa nord-occidentale dell’isola, all’interno dell’omonimo golfo; si estende nella breve pianura detta Conca d’Oro, dominata a N dal Monte Pellegrino. ● Il nucleo originario di Palermo sorse ... Jacob Jordaens Jordaens ‹i̯òrdaans›, Jacob. - Pittore (Anversa 1593 - ivi 1678). A quattordici anni era nello studio di Adam van Noort, del quale sposò la figlia nel 1616. Nel 1615 era registrato nella gilda dei pittori di Anversa come acquarellista (Waterschilder). Alla morte di Rubens (1640), del quale fu seguace ... Thomas Gainsborough Gainsborough ‹ġèinʃbërë›, Thomas. - Pittore (Sudbury, Suffolk, 1727 - Londra 1788). Allievo a Londra dell'incisore H. Grave lot, si formò studiando Rubens, Van Dyck e i paesisti olandesi e le opere di Fr. Boucher e di H. Fragonard. Ritrattista e paesista, della sua prima attività, svolta a Ipswich, ricordiamo: ... Sir Peter Lely Lely ‹lìili›, Sir Peter (nederl. Pieter Van der Faes). - Pittore (Soest, Utrecht, 1618 - Londra 1680). Attivo in Inghilterra, dipinse dapprima paesaggi e quadri storici per dedicarsi successivamente soprattutto al ritratto. Sensibile ai modi di A. Van Dyck e della ritrattistica olandese, sviluppò uno ...
Altri risultati per VAN DYCK, Anton
  • Van Dyck, Antoon
    Enciclopedia on line
    Pittore (Anversa 1599 - Londra 1641). Figlio di un ricco mercante, a dieci anni entrò nella bottega del pittore H. van Baelen, e già a diciassette anni aveva un suo studio. Risalgono a questo primo periodo opere come la serie di Apostoli a mezza figura (conservati in varî musei) che, per l'uso della ...
Vocabolario
van¹
van1 van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
van²
van2 van2 〈vän〉 s. ingl. [accorciamento di caravan] (pl. vans 〈vän∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato per lo più 〈van〉). – 1. Tipo di furgone rimorchiabile da autoveicoli, usato per il trasporto di merci e anche di animali. 2....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali