MARTY, Anton (Martin Anton Maurus)
Filosofo, nato a Schwyz (Svizzera) il 18 ottobre 1847, morto a Praga il 1° ottobre 1914. Per qualche anno professore all'università di Czernowitz (Cernăuţi), passò nel 1880 a quella di Praga, dove insegnò per 33 anni. Le sue concezioni si legano strettamente a quelle di F. Brentano (v.), che gli fu maestro e amico.
Si dedicò particolarmente alla filosofia del linguaggio, studiando la genesi e la struttura psicologica di esso. Secondo la sua concezione empirico-teleologica, la lingua ha avuto origine da una serie di sforzi, coscienti benché non sistematici, di utilizzare ai fini della comunicazione segni fonetici imitativi. Il M. nega l'identità assoluta fra lingua e pensiero: donde la necessità di distinguere tra forma linguistica e significato.
Scritti: Über den Ursprung der Sprache, Würzburg 1875; Untersuchungen zur Grundlegung der allg. Grammatik und Sprachphilosophie, I, Halle 1908; Zur Sprachphilosophie: die "logische", "lokalistische" u. andere Kasustheorien, Halle 1910. Gli scritti minori sono stati ristampati a cura di J. Eisenmeier, A. Kastil e O. Kraus (voll. 2, Halle 1916-20). Altri scritti postumi sono stati pubblicati da O. Funke: Satz u. Wort, Reichenberg 1925; Über Wert u. Methode einer beschreibenden Bedeutungslehre, Reichenberg 1926; Von den logisch nicht begründeten systematischpn Zeichen, in Engl. Studien, LXIII (1927).
Bibl.: Oltre all'introd. di O. Kraus alle Ges. Schriften, v. K. Jaberg, in Arch. St. neuer. Spr., CXXXII (1910), pp 420-430; O. Funke, Innere Sprachform, eine Einführung in A. M.s Sprachphil., Reichenberg 1924; id., Studien zur Gesch der Sprachphil., Berna 1928, pp. 123-137; W. Porzig, in Indog. Jahrb., XII, pp. 1-20.