LARI, Anton Maria (detto il Tozzo)
Architetto civile e militare, nonché pittore. Nacque in Siena e fu discepolo di Baldassarre Peruzzi, al quale successe nell'incarico di architetto della repubblica. Sue prime notizie si hanno nel 1521. Fu addetto ai lavori di consolidamento delle fortificazioni della Valdichiana; rassodò mura a Orbetello, Massa Marittima, Pitigliano, Sovana, Montepescali. Intorno al 1540 fece il disegno e si occupò dei restauri del duomo di Grosseto, che però parve opera infelice. Licenziato dalla repubblica senese (1544), passò al servizio del conte Orsini di Pitigliano e con lui fuggì a Roma. Nel 1549 viveva ancora. I biografi rammentano di lui opere di pittura, non più identificabili, eseguite in collaborazione con Marco Bigio. Si attribuiscono a lui in Siena i disegni del convento e della chiesa di S. Maria Maddalena a Porta Tufi, del convento e chiesa delle Agostiniane di S. Marta (oggi Orfanotrofio), del palazzo Palmieri (con facciata in Piazza Tolomei) e alcuno fa il suo nome anche per la villa di Santa Colomba sulla Montagnola. Il Vasari erroneamente lo chiama "Antonio del Rozzo". I suoi scritti sono tutti smarriti.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXII, Lipsia 1928 (con bibliografia); L. Marri Martini, Le fonti storiche per la vita e le opere di Baldassarre Peruzzi, in La Diana, IV (1929), pp. 127-58; id., L'architettura senese di Baldassarre Peruzzi, ibid., IV (1909), pp. 200-209.