AMBROGI, Anton Maria
Nato a Firenze nel 1713, gesuita, fu per trent'anni professore di eloquenza nel Collegio Romano; contribuì con due tragedie bibliche al "teatro gesuitico"; morì nel 1788. È noto per molte traduzioni: specialmente per le Tragedie del Signor di Voltaire adattate all'uso del teatro italiano (Firenze 1752); per la traduzione di tutte le Opere di Virgilio, di cui fece una magnifica edizione in tre volumi in-folio (Roma 1763-65), pregevole, più che per la fiacca versione in versi sciolti, per le note, le varianti e le incisioni di cui si fregia; e per la traduzione delle Lettere scelte di Cicerone con note (Roma 1780). La più importante delle sue opere originali è l'illustrazione del Musaeum Kircherianum (Roma 1765, 2 voll.), museo per parecchi anni affidato alle sue cure.
Bibl.: Novelle letterarie, XIX, Firenze 1788, p. 182; A. Lombardi, Storia d. lett. it. nel sec. XVIII, III, pp. 341-42; S. Ticozzi, Continuazione ai Secoli d. lett. it. di G. B. Corniani, VII, pp. 22 e 276; P. A. Paravia, in De Tipaldo, Biografia degli ital. illustri dei secoli XVIII e XIX, I, pp.134-35.