Ecclesiastico e uomo politico sloveno (Sveti Jurai, Stiria, 1872 - Belgrado 1940); rappresentante del partito popolare sloveno al parlamento austriaco, dopo il crollo della monarchia asburgica strinse con Pašić il cosiddetto patto di Ginevra per l'unione dei Croati e degli Sloveni ai Serbi nel regno di Iugoslavia. Fece parte di varî gabinetti, e (1928) fu a capo del governo, cercando invano di attenuare i contrasti fra Serbi e Croati-Sloveni. Nuovamente ministro nel gabinetto dittatoriale di P. Živković (1930), passò poi all'opposizione; dopo l'uccisione di re Alessandro divenne ministro dell'Interno (1935) e presidente del senato.