Musicista (Vychvatinec, Podolia, 1829 - Petergof 1894). Studiò pianoforte con la madre e con A. Villoing e, dopo fortunati giri concertistici in tutta Europa, composizione a Berlino. Ebbe cariche alla corte di Russia, fondò (1862) e diresse il conservatorio di Pietroburgo e conobbe vasta popolarità come compositore. R. fu il maggior pianista dei suoi tempi, dopo F. Liszt, col quale poteva rivaleggiare specialmente per il travolgente (se pur meno sicuro e limpido) virtuosismo e il focoso impeto interpretativo. Come compositore, fu esponente della corrente romantica di stampo occidentale, in contrapposizione alla corrente di ispirazione nazionale che si incarnava nel Gruppo dei cinque. Tra le moltissime musiche (circa 119 con numero d'opera) si ricordano quindici opere teatrali (notevole Il demone, 1875), sei sinfonie, quattro ouvertures e molte altre pagine sinfoniche, cinque concerti per pianoforte e orchestra, due per violoncello, uno per violino, oratorî, cantate, oltre cento Lieder e numerosissimi lavori da camera e pianistici. Lasciò memorie e scritti storico-critici e didattici.