antomata
. Grecismo nel significato di " insetto "; compare solo in Pg X 128 poi siete quasi antomata in difetto (per a. prevalente su entomata, che è in tutte le moderne edizioni, cfr. Petrocchi, ad l. e Introduzione 430). D. apostrofa i superbi cristian, che sono quasi insetti difettivi, informi come vermi non giunti a essere farfalla: cioè uomini che come vermi imperfetti non sono riusciti a formare l'anima ( farfalla); cfr. s. Agostino In Iohann. I 13 " Omnes homines de carne nascentes quid sunt vermes? Et de vermibus angelos [Deus] facit ". In D. a. è usato per significare " insetti " ed è pseudo-plurale del greco ἔντομον (che avrebbe dovuto dare ἔντομα ), foggiato in analogia con altri plurali presenti in D., come ‛ problemata ', ‛ themata ', ‛ dogmata ', ‛ poemata ', ‛ dramata ' (cfr. P. Toynbee, Il dizionario latino di D., in Ricerche e note dantesche, II serie, Bologna 1904, 39). Il termine ἔντομον, tradotto con insectum, è quello comunemente ricorrente nelle opere biologiche di Aristotele. Il termine entoma è voce dotta della bassa latinità coniatasi per attrazione di vocaboli consimili (Du Cange, Glossarium).