THOMAS, Antoine-Léonard
Scrittore francese, nato a Clermont-Ferrand nel 1732, morto presso Lione nel 1785.
Dotato di buona cultura, conseguì la prima notorietà con un Memoire sur les causes des tremblements de terre, all'epoca di quello terribile di Lisbona (Accademia di Rouen, agosto 1757); tentò, nel 1759, il poema con un .Jumonville, in quattro canti, che prende titolo dal nome d'un ufficiale francese trucidato in America dagl'Inglesi; e si diede quindi a redigere una copiosa serie di "elogi" di uomini illustri, di cui tre sono i migliori; l'Éloge du Maréchal de Saxe, premiato nel '59; quello di Marc-Aurèle da lui letto all'Accademia, in cui entrò nel 1766; e quello del Sully del 1773. Nello stesso anno egli volle fissare le norme, in un Essai sur les éloges, di questa particolare forma letteraria a lui prediletta, e nella quale, per nobiltà di sentimenti, per purezza di lingua e per eloquenza di stile, guasto però, inevitabilmente, dall'enfasi, gli spetta il primato. Sul teatro, con Amphion, opera in un atto, musicata dal La Borde, non incontrò fortuna; né ha gran pregio, in altro campo, il suo Essai sur le caractère, les møurs et l'esprit des femmes dans les différents siècles (1771). Amico del Ducis, del Delille, del d'Alembert, dello Chamfort, del Marmontel, ecc., fu uno dei frequentatori del salotto di M. me Geoffrin verso di lui particolarmente benevola. Egli compose, infatti (1777), un poema À la mémoire de M.me G..., designando con la sola iniziale il nome della sua benefattrice. Quando la morte lo colse, stava componendo un altro poema Pétréide (sui viaggi dello zar Pietro il Grande attraverso l'Olanda, l'Inghilterra, la Francia e la Turingia), poema che lasciò incompiuto.
Opere: Øuvres en prose, Parigi 1773, voll. 4; Øuvres complètes, ivi 1819, voll. 2; indi a cura del Garat, 1822, voll. 6; infine, del Saint-Surin, con Notice e lettere inedite, 1825, voll. 6 (comprende, oltre alle già rammentate, il Traité sur la langue poétique; la Correspondance con M.me Necker, col Ducis, ecc.; frammenti del Pétréide); L'esprit de Thomas, Leida 1788, ha estratti dai suoi scritti.