FURETIÈRE, Antoine
Lessicografo e scrittore, nato a Parigi il 28 dicembre 1619 e ivi morto il 14 marzo 1688. Studioso di giurisprudenza e di lingue straniere, ancora giovanissimo ottenne la carica di procuratore fiscale dell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés, e in seguito prese gli ordini sacri. Il 15 maggio 1662 divenne membro dell'Accademia francese; ma, stravagante e mordace, suscitò intorno a sé inimicizie accanite. Quando, nel 1684, gli fu concessa l'autorizzazione di stampare un dizionario della lingua francese e ne pubblicò un saggio, fu accusato ingiustamente d'essersi appropriato delle fatiche altrui: tanto che il 22 gennaio 1685 fu espulso dall'Accademia, e la sua opera, poderosa e originale, ch'ebbe grande e meritata fortuna, non poté essere pubblicata se non postuma (Dictionnaire universel, L'Aia e Rotterdam 1690, voll. 3). Il F. si vendicò della condanna inflittagli, satireggiando gli avversarî con sferzanti libelli (Factums, ed. Asselineau, Parigi 1859, voll. 2).
Come scrittore, il F., col suo Roman bourgeois (1ª ed. 1666, ed. Fournier e Asselineau, Parigi 1854) fu uno degl'iniziatori del romanzo realista. I suoi personaggi disegnati con causticità e vivezza, offrono una pittoresca immagine di certi ambienti parigini dell'epoca. D'indole satirica sono: Histoire des derniers troubles arrivés au royaume de l'éloquence (1658); Poésies (1666); Le voyage de Mercure (1673).
Bibl.: F. Wey, A. F., sa vie, ses øuvres, ses démêlés avec l'Académie franåaise, in Revue contemporaine, 1 e 15 agosto 1852; G. Reynier, Le roman réaliste au XVIIe siècle, Parigi 1914.