antistatico
antistàtico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di anti- e (elettro)statico] [FTC] [EMG] Qualifica di dispositivi, trattamenti, ecc., volti a evitare la formazione, per effetto triboelettrico, di cariche elettriche (la cosiddetta elettricità statica) sulla superficie di materiali sottoposti, durante la loro lavorazione o il loro uso a sfregamenti di vario tipo (operazioni di calandratura, estrusione, laminazione, ecc.; nastri magnetici); tale elettricità provoca gravi inconvenienti (adesione di fogli e di fili del materiale in lavorazione, con difficoltà di avvolgimento in bobine; attrazione di pulviscolo atmosferico; possibilità di scintille; ecc.). In alcuni casi s'usano, quali dispositivi a., ionizzatori che aumentano la conduttività elettrica del materiale o dell'aria ambiente, con conseguente dispersione delle cariche statiche; in altri casi si riveste la superficie dei materiali con cosiddetti agenti a. (sali inorganici, quale cloruro di litio; alcoli polivalenti, quale glicerina; esteri, quale stearato di butile; ecc., o semplic. acqua o acqua e alcole), i quali formano un velo conduttore che, mediante contatto diretto con le parti metalliche della macchina operatrice o mediante appositi contatti striscianti, disperde a terra le cariche elettrostatiche.