ANTISIGMA
. L'imperatore Claudio, desideroso di crearsi fama di letterato, inventò nel 47 d. C. tre nuove lettere da aggiungersi all'alfabeto latino: cioè il segno Ⅎ per la consonante v, il segno ⊢ per la semivocale fra l'u e l'i, e il segno ʗ, detto antisigma, ossia un sigma greco lunato rovesciato, per la doppia consonante bs o ps, uguale al segno fonetico greco ψ: la notizia è data da Prisciano (Inst. grammat., I, 7, 42). La riforma fu una fantasia ortografica, non priva di una certa utilità pratica, che però non poté imporsi alle abitudini ormai inveterate, e non sopravvisse all'imperatore (Tac., Annal., XI, 14). V. anche alfabeto (II, p. 380).
Bibl.: F. Bücheler, De Ti. Claudio Caesare grammatico, Elberfeld 1856; idem, in Rhein. Museum, XIII (1858), p. 155; Corssen, Über Aussprache der latein. Sprache, 2ª ed., I, p. 26 seg.